Le 3 cose che odio di più del volare…

Prendendo ormai l’aereo ogni 15 giorni, ho avuto modo e tempo di meditare sulle cose che mi accadono e che odio di più. Non è che siano tantissime, ma sono così irritanti che certe volte penso che prima o poi urlerò e sbotterò.

Da cosa volete che inizi? È una dura scelta lo stilare una classifica!!

Una menzione speciale di sicuro la meritano i bambini… queste creaturine cosi piccole e indifese e tenere, che però nel momento in cui si siedono nell’aereo diventano dei demoni impazziti impossibili da domare. Ormai mi sono arresa al fatto che puntualmente in ogni volo ho sempre qualche bambino urlante intorno a me. Che dico… su 32 file che ci sono in un aereo, perché si siedono sempre di fianco/davanti/dietro a me??? Un paio di settimane fa è uscita una notizia secondo la quale alcune compagnie aeree vorrebbero introdurre delle zone Children – free… che sarebbe un’ottima cosa. Ora non dovete pensare che i bambini non mi piacciono, anzi sono favolosi e li adoro, ma quando sono in aereo proprio no!!!!

Vogliamo ora parlare della gente che appena fatto il check-in si piazza davanti alle porte del Gate anche se manca quasi un’ora alla partenza? Non ho mai capito se hanno paura che l’aereo parta senza di loro o se pensano che non entrando per primi dovranno passare il volo in piedi o in ginocchio sui ceci… e poi ti guardano con occhio cattivo, come a dire…” io sono il primo e guai a  te se nell’aereo siederai davanti a me!!”. Che poi queste persone sono anche le prime ad alzarsi per scendere dall’aereo quando l’aereo atterra.. peccato che quando l’aereo per esempio atterra in mezzo alla pista e bisogna prendere il pullman per arrivare al terminal, forse non hanno capito che il pullman non parte finchè non sono scesi tutti dall’aereo e non sono saliti su quel pullman.. quindi non è che devono arrivare per forza primi dentro il pullman! Tanto non cambia niente!!!!

E per terminare… the winner is….l’applauso post- atterraggio…!!!!

Ormai è consuetudine che appena l’aereo tocca la pista di atterraggio, gruppetti di persone, tipicamente italiani, inizino a battere le mani fragorosamente in segno di giubilio e gioia per la salvezza raggiunta e i complimenti al comandante. Scusate, ma io mi astengo dall’applauso, del resto se il pilota fosse venuto meno al suo dovere, a quest’ora probabilmente non sarei qui a scrivere questo blog!!!

Non è tanto quindi il dover far entrare più cose possibili nel mio piccolo trolley e farlo pesare meno di 10 chili, non la coda al check-in e la classica domanda “ha liquidi?” “Bhè guardi sono costituita per il 60-70 per cento di acqua, che fa posso passare lo stesso?”; non la corsa alla cappelliera che poi non ci ho mai visto un cappello dentro, perché non chiamarla “bagagliera”?; Tutto questo posso sopportarlo, è ogni volta una prova di resistenza per la mia pazienza, ma stoicamente riesco a superarla. Ciò che proprio non sopporto è quell’applauso all’atterraggio.

Ma alla fine penso che il volo Ryanair (dove al 95% ti sorbisci l’applauso finale) mi è costato meno di un terzo di un volo Alitalia (dove l’applauso non c’è mai o quasi…)

… e questo si che è un valido motivo per fare un applauso!!!!


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  1. 67user says:

    Questi disagi che hai descritto sono delle sciocchezze… e poi possono benissimo accadere anche su altri mezzi pubblici, tipo treno, pullman e chi più ne ha più ne metta.
    Un grosso problema, che è prerogativa esclusiva dell’aereo, è invece l’incubo del bagaglio smarrito, che può trasformare l’intero volo in una sofferenza; bisogna averlo provato di persona (come è successo una volta a me) per rendersi conto di cosa significa ritrovarsi in un luogo lontano da casa senza la valigia con i vestiti, gli effetti personali e quanto altro (se si pensa a quanti limiti ci sono per il bagaglio a mano), doversi arrangiare e, per forza di cose, ricomprarsi almeno il minimo necessario per tirare avanti fino al ritorno a casa: in poche parole una vacanza rovinata! E non fatevi illusioni: legalmente c’è il diritto al rimborso, da parte della compagnia aerea, di tutto quello che si è speso per rimpiazzare gli effetti smarriti, ma è un diritto puramente teorico: quasi mai l’indennizzo in questione viene riconosciuto; è già tanto se, giorni e giorni dopo rientrati a casa ci si vede restituire la valigia a domicilio, perché a volte è persa per sempre.
    Questo sì che è un disagio serio.
    E poi, guardiamo in faccia la realtà: è vero che l’aereo è statisticamente il mezzo più sicuro… ma è anche di gran lunga il più vulnerabile; anche escludendo incidenti dovuti a guasti (ormai estremamente rari) basta la mano di una persona bacata che finisce sui comandi per provocare un immane disastro! Andreas Lubiz insegna.

  2. Concordo con te su tutta la linea! Certo, spesso per il discorso bambini la colpa è dei genitori…dovrebbero far capire loro che l’aereo non è come il sedile posteriore della propria auto ma ci sono anche altre persone..e dovrebbero ingegnarsi per distrarli un po’ (ed in questo caso sono assolutamente favorevole a piazzare uno schermo tv, videogioco, cellulare davanti al naso del bambino per tenerlo buono!).
    Dai ma sa che a me anche su Ryanair l’applauso non lo becco più? E se per caso parte viene stroncato sul nascere dagli altri ahahahah

    • e scusa e la gente in fila al gate 3 ore prima?!?!?
      e quando atterra che tutti si alzano subito, per poi stare alemno 20 minuti fermi immobili nel corridoio dell’aereo gia tutti imbacuccati con sciarpe cappelli e cappotti in attesa di scendere?!?!!?
      Ne vogliamo parlare?!?!?!

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