Questa mattina abbiamo partecipato ad un matrimonio birmano, invitati da un collega di Fulvio, ed è stata un’esperienza bellissima.
Qui in Myanmar è usanza, per i matrimoni buddisti, fare prima una festa, chiamata “Signing Cerimony“, con una cerchia più ristretta di persone, in cui sostanzialmente gli sposi firmano i documenti di matrimonio ufficiali, a cui segue una piccola colazione, e poi più avanti festeggiare invece il vero e proprio “Wedding“, in cui gli invitati sono molto di più e i festeggiamenti si protraggono molto più a lungo.
Noi questa mattina eravamo invitati alla “Signing Cerimony”, che si svolgeva a bordo del Lago Inya, nella zona nord di Yangon, alle 8 di mattina. Avete capito bene: la cerimonia era fissata dalle 8 alle 10 di mattina (come scritto anche nella partecipazione) e dopo il mio stupore iniziale per l’orario davvero inusuale per noi, ho capito che facendo la cerimonia all’aperto era l’unico orario in cui gli invitati e gli sposi non sarebbero morti di caldo!
Appena arrivati ci hanno fatto accomodare nelle sedie a noi destinate (avevano una piantina dettagliatissima in cui era segnato chi si sedeva dove durante la cerimonia), e poco dopo è iniziata la cerimonia.
Il cerimoniere ha dato il benvenuto a tutti e ha descritto i due sposi in un modo per noi molto bizzarro ma che sembra usuale per il Myanmar: descrivendo il lavoro che fanno, la loro posizione nell’azienda e anche gli studi fatti in precedenza ed in quale università…. a me ha fatto sorridere la cosa perché sembrava più un colloquio di lavoro che un matrimonio questa parte iniziale, in cui si elencavano i punti del CV! Tra l’altro questa cosa deve essere molto usuale perchè anche nella partecipazione di nozze venivano date queste informazioni!
La cerimonia è poi proseguita con l’ingresso di alcune violiniste che hanno anticipato l’arrivo poi prima dello sposo e poi della sposa.
I genitori degli sposi erano bellissimi e radiosi, e vestiti entrambi in modo identico! Mi è piaciuto molto vedere che le mamme delle spose avevano lo stesso vestito con lo stesso tessuto , cosi come anche i padri, con il tipico longyi e le immancabili infradito (in questo caso di velluto essendo in una cerimonia elegante).
La cerimonia in sè non è durata molto, sono saliti sul palco anche i corrispettivi testimoni e ci sono state le firme, dopodichè le immancabili foto di rito, con un team di fotografi che faceva invidia ai più grandi vip italiani (ho contato 9 tra fotografi e cameramen!!!).
Dopodichè ci siamo tutti spostati nei tavoli allestiti per la colazione dove era apparecchiato per un piccolo rinfresco con cose dolci e salate oltre a caffè e thè.
E’ stata un’esperienza davvero bella, a cui sono stata davvero contenta di partecipare, perché mi ha fatto vedere un angolo della cultura birmana che non conoscevo.
In attesa poi del wedding che si celebrerà a maggio, io e Fulvio abbiamo deciso di farci fare dai sarti locali gli abiti tipici, in modo da poterci presentare con il longyi e la camicia alla coreana Fulvio, e con il Thummy io… e ovviamente entrambi in infradito!
Stay Tuned!
Marta says:
Ma che bello che deve essere stato! I vestiti delle donne poi sono davvero splendidi!