L’Antelope Canyon è lo slot-canyon (viene definito comunemente così un canyon dove si riescono a toccare entrambe le pareti con le braccia) più visitato di tutta l’America sud occidentale.
Si trova in terra Navajo, cioè indiana, vicino a Page. Questo Canyon, suddiviso in Upper e Lower, si è formato nel corso di milioni di anni a causa dell’erosione dell’arenaria da parte dell’acqua e del vento. Da ciò deriva anche il nome navajo dato per l’Upper Antelope Canyon , Tsé bighánílíní, che letteralmente vuol dire “il luogo dove l’acqua scorre attraverso le rocce”.
Questo canyon scavato nella roccia, alto nei suoi punti più caratteristici dai 10 ai 20 metri circa e dalle pareri sinuose e levigate, sembra per molti versi un’opera di Gaudì.
Abbiamo deciso di visitare l’Upper in seguito a varie recensioni che dicevano che era più bello. Non vi so dire se la scelta si è rivelata giusta e se l’upper è migliore del Lower, ma vi posso assicurare che è stato bellissimo da visitare.
Il biglietto di ingresso al Canyon viene 25$ a testa e viene pagato direttamente ai navajo. Siamo stati fortunati perché siamo riusciti ad entrare nel canyon con la guida alle 11.30 quindi in pieno giorno, in modo da riuscire ad ammirare tutti i giochi di luce possibili.
Le pareti, infatti, sono così strette che i raggi del sole riescono a insinuarvisi soltanto per una breve frazione del giorno intorno a mezzodì, creando una lama di luce che mette in risalto l’effetto luce/ombra.
Il Canyon si rivela bellissimo, peccato per il fatto che è ormai una meta molto conosciuta e turistica e all’interno devi fare il percorso con la guida navajo, e quindi non ti puoi soffermare quando vuoi per ammirare il posto e fare le foto in santa pace.
Verso l’ora del tramonto ci dirigiamo verso l’Horseshoe Bend, che si trova a poche miglia da Page in direzione sud sulla Hwy 89.
Lasciata la macchina in un piazzale, abbiamo seguito un sentiero prima in salita poi fortunatamente pianeggiante per circa 2 chilometri, finchè all’improvviso siamo arrivati sul bordo del canyon che si affaccia sul Colorado River.
In questo punto, il Colorado River, di un blu intensissimo con lunghe striature di verde smeraldo e riflessi di sole, descrive dolcemente una curva ad u, formando un’ansa a ferro di cavallo (da qui il nome Horseshoe), al centro della quale si erge una roccia a due livelli dal profilo spezzato. Si vede che il Colorado, dopo aver tentato di abbattere invano lo sperone roccioso, si è dovuto adattare a girarvi intorno…
E come avevamo visto nel Gran Canyon, anche qua si ripropone la costante lotta tra la terra e l’acqua.
Uno spettacolo bellissimo, si rimane immobili a fissare affascinati il panorama.
Ti fermi un attimo a guardare gli uccelli planare tra le correnti del cielo, osservi le increspature del fiume cercando di capirne il verso di scorrimento, ti riempi le orecchie del silenzio che aleggia nell’aria. Non c’è fotocamera capace di fermare una immagine come questa…