Per queste vacanze di Natale-Capodanno ho deciso di approfittare della vicinanza del Messico agli Stati Uniti per scoprire la penisola dello Yucatan.
Purtroppo però, il pensare di essere “già nello stesso continente” inganna, in quanto ci sono volute ben 7 ore di viaggio da San Francisco (incluso lo scalo a Dallas) per raggiungere l’aeroporto di Cancún.
Sommando le 3 ore di fuso orario (US Eastern), beh, la prima giornata intera, ovvero la vigilia di Natale è praticamente passata in viaggio.
Sonia, che invece arrivava da Madrid con scalo a New York, è arrivata qualche ora dopo a causa di ritardi vari.
Il nostro hotel di Cancún, il Grand City Hotel, contrariamente a quanto si possa pensare dal nome, è un hotel molto modesto in centro città, preso apposta come hotel di passaggio per poi partire all’avventura.
La macchina affittata su internet su www.rentalcars.com ,scopriamo che in realtà è minuscola, una Chevrolet Spark poco più grande di una smart con qualche annetto e nemmeno la chiusura centralizzata! Partiamo dunque il giorno di Natale alla scoperta di Isla Mujeres, un’isoletta caraibica proprio di fronte a Cancún.
Prendiamo il traghetto da Puerto Juarez e in meno di mezz’oretta arriviamo in questo paradiso pieno però di turisti. L’isola è piuttosto piccola e si possono raggiungere diversi posti a piedi: noi optiamo per Playa Norte, con una sabbia bianca finissima e un mare da sogno.
Scegliamo poi un ristorantino turistico lungo la via principale della zona e, pagando prezzi europei, mangiamo benissimo e beviamo ottimi margarita.
Trascorriamo il pomeriggio gironzolando per l’isola per poi tornare a Cancún a metà pomeriggio e dirigerci direttamente in macchina verso il centro della penisola dello Yucatan. L’autostrada ha limiti piuttosto ragionevoli, 110 Km/h e siamo praticamente l’unica macchina in circolazione, circondati dal buio più totale della selva. L’unica anima viva incontrata è il casellante nel suo gabbiottino a pochi km dall’arrivo!
Arriviamo a Valladolid, forse l’unica cittadina autentica messicana di tutti i posti visti durante la vacanza e ci accorgiamo con sorpresa che abbiamo guadagnato un’ora, dato che questa regione si trova nel fuso orario US Central. Il centro di Valladolid è tipico delle città coloniali spagnole, con una grande piazza e un’imponente cattedrale, che però, data l’ora, è già chiusa e non si può visitare. Il nostro hotel si trova proprio nella piazza principale e ci accorgiamo che i prezzi non c’entrano nulla con quelli della riviera turistica: riguardando la prenotazione vediamo che spenderemo circa 40 USD a notte in due! Camminiamo un po’ nel centro alla ricerca di un posto per mangiare: troviamo diversi posti molto alla buona, ma io mi faccio rapire da un’insegna molto coloniale e dal menu di un ristorante chiamato “El Meson del Marques”.
Il cibo è eccezionale, proviamo diversi piatti a base di carne e bevande a base di frutta fresca locale. Il ristorante è molto fine, con tutti i tavoli intorno ad un patio tipico spagnolo con piante e fiori. Quando arriva il conto non crediamo ai nostri occhi. Abbiamo speso 18 USD in totale! Quasi quasi… varrebbe la pena tornarci!
La mattina dopo ci dirigiamo verso Chichen Itza, uno dei posti più turistici della penisola, ma che vale davvero la pena visitare: origliando un po’ quello che dicono le guide dei tour organizzati ci facciamo un’idea della civiltà Maya e della grandezza di queste opere. Nel pomeriggio visitiamo il primo dei vari Cenotes, queste grotte con acqua dolce che spuntano in mezzo al nulla: si chiama Ik Kil e ci tuffiamo da diversi punti scoprendo il perché quasi tutti utilizzano i giubbetti salvagente: dopo pochi minuti si fa davvero fatica a stare a galla cercando di ammirare le meraviglie naturali intorno!
Tornati a Valladolid, decidiamo convinti che il ristorante della sera prima meritasse un bis, per cui torniamo nello stesso posto e ordiniamo ovviamente piatti diversi, tra cui il “guacamole en la mesa”: in pratica il cameriere arriva al tavolo con tutti gli ingredienti e prepara il guacamole davanti a noi. Inutile dire che sia il miglior guacamole mai provato in vita nostra! La cena è ancora una volta deliziosa e paghiamo sempre intorno ai 20 USD in totale.
La mattina dopo si parte in direzione Tulum, a sud della penisola. Lungo la strada ci fermiamo a visitare altri due Cenotes (Xquequen e Suytun) e le piramidi di Koba.
Queste ultime sono conservate peggio rispetto a quelle di Chichen Itza, ma hanno il vantaggio di poter salirci fino in cima, aiutandosi con una corda: la vista dall’alto è mozzafiato. Si possono ammirare una selva quasi infinita e paesaggi molto diversi da quelli che siamo abituati a vedere normalmente.
La passeggiata dall’ingresso del parco fino alle piramidi è di circa una mezz’ora, ma si possono affittare delle bicilette o un bici-taxi guidato da uno dei ragazzi del posto. Noi scegliamo la bici-taxi, facciamo qualche domanda al nostro chauffeur e ci accorgiamo che non è che proprio ferrato sulla storia del posto: quando ci dice che le piramidi sono del XVII secolo capiamo che ci risponde a caso per non fare brutta figura…
Arriviamo finalmente la sera a Tulum, dove abbiamo prenotato una posada (Posada Los Mapaches) gestita da una gentilissima signora messicana soprannominata “Chelo”: tratta tutti gli ospiti come figli e prepara delle colazioni spettacolari con frutta e cibi tipici del posto. Approfittiamo dunque dei giorni a Tulum per visitare la zona archeologica con alcune rovine Maya che danno sulla meravigliosa costa e altri cenotes in zona.
Un giorno intero lo dedichiamo al parco di Xel-Ha: una scelta che al principio può sembrare piuttosto “commerciale” ma che si rivela più azzeccata che mai.
Il parco è meraviglioso, un’organizzazione che nemmeno la Svizzera si sogna e una natura indescrivibile. La maggior parte dell’attrezzatura per scoprire i paesaggi subacquei è inclusa nel prezzo d’entrata e grazie alla nostra Go-Pro facciamo dei video e delle foto stupende sott’acqua. Ci si può tuffare da trampolini naturali di 4-5 metri, si può scendere un fiume su un gommone oltre a un sacco di altre attività. Una giornata davvero memorabile e un parco davvero ben organizzato!
Prima rilassarci definitivamente in un tipico resort di Playa del Carmen, passiamo dalla spiaggia di Akumal, famosa per le grandi tartarughe che nuotano vicino a riva.
Decidiamo di fare un mini tour organizzato dai ragazzi locali che ci portano nei posti esatti in cui vedere le tartarughe: ne vediamo di grandi e piccine e grazie alla Go Pro facciamo riprese da molto vicino, anche se purtroppo i turisti sono davvero troppi e di conseguenza l’ecosistema della tartarughe è piuttosto a rischio.
Gli ultimi giorni sono dedicati al relax, giocando a beach volley in spiaggia, prendere il sole e goderci la meravigliosa spiaggia poco a sud di playa del Carmen.
Ecco alcune INFORMAZIONI UTILI:
Documenti/Visto: non è necessario alcun visto (basta il passaporto Europeo con almeno 6 mesi di validità residua) per viaggi di turismo fino a 90 giorni.
Quando andare: in periodo di Natale Capodanno è stato un periodo perfetto, perchè il clima è non troppo caldo e afoso ma perfetto sia per visitare i luoghi maya sia per fare qualche giorno di mare.
Quanto stare: noi in totale siamo stati 11 giorni, suddivisi equamente tra 6 giorni di giro fai da te, e 5 giorni di puro relax finali.
Costo totale del viaggio: per 11 giorni abbiamo speso circa 1.200€ a testa, voli esclusi. Tenete conto che siamoa ndati in un periodo di altissima stagione, e al mare a Playa del Carmen eravamo in un resort all inclusive, proprio nel periodo di Capodanno.
Spostamenti interni: si può girare agevolmente in auto fai da te, senza problemi nè pericoli. Abbiamo utilizzato www.rentalcars.com dove il miglior prezzo trovato è stato con America Car Rental, che però si trova off-site e non direttamente in aeroporto come le più grosse compagnie (Hertz, Avis, National, etc.). Bisogna chiamare un numero di telefono locale per farsi venire a prendere da un furgoncino che poi porta all’ufficio di noleggio a circa 10 minuti dall’aeroporto. Tempo totale perso dall’arrivo al ritiro dell’auto: circa 1 ora e mezza. Alla fine ci han dato una Chevrolet Spark, davvero pessima. Nonostante il risparmio, decisamente sconsigliato. 7 giorni di noleggio, US$243.80 (assicurazione non inclusa, sono circa $20 al giorno).
Cosa Mangiare:
- Margarita
- Succhi di frutta con frutti locali
- Guacamole homemade
- Conchita pibil
- Tacos con pollo, manzo o pesce
…insomma, il classico cibo messicano!!!!
Al prossimo racconto di viaggio,
Marco & Sonia
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nicoletta ferrari says:
Amo i viaggi e ho apprezzato molto i vostri commenti che trovo utili per aver un’idea dei luoghi che si desidera visitare.
Grazie.
Dario says:
Ciao Ragazzi,
Mi è piaciuta molto la vostra recensione, anche perchè sto pensando di fare lo stesso giro.
La sola cosa che mi mette pensiero è il discorso sicurezza. Voi come vi siete trovati ?
Perchè a sentire in giro ( specie su viaggiaresicuri.it ), sembra di essere in un campo minato!
Voi vi siete mai sentiti a rischio durante i Vostri 10 giorni?!
Grazie, un saluto!
Marco says:
Ciao Dario,
grazie! In tutti i posti in cui siamo stati non ci siamo mai sentiti in pericolo: c’è da dire che le zone erano particolarmente turistiche e ci era stato detto che di solito la penisola dello Yucatan viene “lasciata in pace” da questo punto di vista, proprio per non allontanare i turisti che sono una grossa fonte di entrate a livello economico per il pese.
Perfino a Valladolid, il posto meno turistico di tutti in quelli in cui siamo stati, non ci siamo mai sentiti in pericolo, nemmeno passeggiando da soli la sera per le vie del centro.
Un saluto e buon viaggio!
Marco
francesca says:
Ciao ragazzi!
Io e il mio ragazzo abbiamo prenotato per lo Yucatan durante il periodo Pasquale (10giorni) e pensavamo di fare un viaggio simile al vostro, però volevo portarlo un giorno a Mérida, pensate sia fattibile evitando magari qualche tappa tipo la prima isola che avete fatto e qualche cenota?
La mia idea era quella di cominciare subito da Cancun verso Chichen Itza- poi Merida e poi da Mérida andare verso Tolum e la riviera fino a tornare a Cancun dove abbiamo il volo di ritorno.
Grazie
Francesca
Marco says:
Ciao Francesca!
Secondo me fate benissimo ad arrivare fino a Merida: con il senno di poi l’avrei fatto anche io.
Se rinunciate ad un giorno di mare e relax a fine vacanza allora ci sta tutto senza problemi, altrimenti sì, dovrete probabilmente eliminare qualche cenote ma forse meglio Isla Mujeres che è molto bella ma nulla di “unico”.
Mi sento ancora una volta di consigliare il parco Xel-Ha che unisce divertimento a natura e animali e la spiaggia di Akumal per vedere le tartarughe 🙂
Marco
francesca says:
Ciao Marco!
Grazie mille per i consigli, segnato tutto sulla guida!
Alla fine abbiamo deciso che faremo anche Mérida più cenote intorno a Mérida, (tappa di due giorni!)
Un saluto
Fra