La seconda tappa della nostra Crociera ai Caraibi è nella Repubblica Domenicana, dove attracchiamo alle 13.30 e rimaniamo fino alla mattina successiva, con notte in porto, dopo aver visitato il giorno prima l’isola di St. Marteen.
L’arrivo a La Romana, sulla costa orientale della Repubblica Dominicana, non è dei migliori, poiché ci accoglie una pioggia torrenziale che ci fa poco ben sperare sul proseguimento della giornata…
Dopo un po’ di titubanza sullo scendere dalla nave o meno, decidiamo di non farci spaventare dal meteo avverso e appesa scesi cerchiamo di avere un po’ di informazioni su cosa poter fare e vedere in questa isola in caso di brutto tempo: la ragazza del banco informazioni mi sembrava meno informata di me stessa sulle attività dell’isola, né è stata in grado di dirci se esistevano distillerie di Rum da poter visitare o altro….
Alla fine capendo che in questa zona dell’isola non c’è molto da visitare se non spiagge, decidiamo di sfidare la sorte e di andare comunque in spiaggia, visto anche che una delle ragazze della Costa saggiamente ci dice “IL TEMPO CAMBIA”…
e devo dire che questo diventerà il nostro mantra per tutta la vacanza! Infatti appena arrivati in spiaggia il cielo si aprirà e sarà bellissimo per tutto il pomeriggio!
Così ci dirigiamo verso i taxi collettivi e decidiamo di andare alla spiaggia più bella e famosa di questa zona dell’isola, e cioè la spiaggia di Playa Dominicus.
Il taxi costa 15$ a testa andata e ritorno, e lo paghiamo ovviamente solo quando ci riporta in nave la sera.
L’impatto con questa isola devo ammettere che non è stato dei migliori.
Ho notato una grande povertà visibile anche mentre eravamo in auto e andavamo verso la spiaggia: ti ritrovi da un lato a vedere dei villaggi turistici stupendi davvero da mille e una notte, con addirittura le guardie armate ai cancelli, e dall’altro lato pile di immondizia e sporcizia.
Mi ha dato l’idea di un paese davvero diviso, tra la bellezza finta e perfetta dei resort turistici, e la povertà e sporcizia enorme del resto delle strade.
All’arrivo in spiaggia veniamo lasciati dal tassista davanti a dei negozietti di altre persone, probabilmente suoi amici, che tentano in tutti i modi fin dall’inizio di venderci cose e di farci prendere da loro i lettini su quel pezzettino di spiaggia che abbiamo davanti a noi. Ai lati infatti ci sono le spiagge private dei vari resort, e questi dominicani ci “informano” che finché non prendiamo un lettino (da loro ovviamente) non possiamo attraversare le altre spiagge neanche per fare le passeggiate in riva alla spiaggia, perché le guardie delle varie spiagge non ci avrebbero fatti passare. Ovviamente non abbocchiamo, e decidiamo di fare una bella passeggiata sulla spiaggia in cerca di una zona più selvaggia e bella dove fermarci per il pomeriggio.
Le spiagge dei vari resort che attraversiamo sono davvero belle, ma simpaticamente ci viene detto che non possiamo starci, neanche volendo acquistare il lettino.
Poco male, continuiamo a camminare ed arriviamo in questa zona della spiaggia davvero deserta e bellissima, con le palme ed un pontile diroccato davvero fotogenico dove decidiamo di fermarci per il resto della giornata.
Rimaniamo così sulla spiaggia fino anche a dopo il tramonto, volendo sfruttare il fatto di non dover rientrare in nave ad un orario massimo.
Dopo cena volevamo in teoria uscire e andare in cerca di un locale dove poter ballare un po’ di musica latino americana, ma vista l’impressione che ci hanno fatto queste persone, abbiamo deciso di rimanere in nave.
Questa tappa, col senno di poi, mi ha permesso di capire che se mai dovessi tornare ai Caraibi, molto probabilmente eviterei di tornare in questa isola.
Come ho già scritto prima, l’idea che si ha visitandola un pochino è quella di un posto in cui se stai in un resort, è tutto splendente e bellissimo, ma molto finto. Ma appena si esce dai cancelli del resort ci si trova catapultati in un altro luogo di sporcizia e di persone che ti vedono solo come un pollo da spennare e da cui trarre profitto.
Insomma, se uno viene in vacanza in questa isola, alla fine sarà quasi costretto a stare unicamente dentro un resort e fare vita da spiaggia.. e direi che non sarebbe proprio l’ideale della mia vacanza.
Inoltre devo purtroppo ammettere che abbiamo visto con i nostri occhi come sia anche meta di turismo sessuale: sulla spiaggia ci siamo imbattutiti in un signore piuttosto in là con l’età (avrà avuto una sessantina d’anni) che orgoglioso passeggiava sulla spiaggia mano nella mano con una ragazzina dominicana che non avrà avuto neanche 13 anni….
Una scena davvero pietosa da vedere, soprattutto per via del fatto che lui, vedendoci, si è come gonfiato il petto come un galletto e si pavoneggiava della sua giovane compagna…. Invece di vergognarsi!
Concludo con alcuni consigli che mi sento di dare a tutti quelli che faranno questa tappa con una nave da crociera:
- Io mi sono pentita di non aver partecipato all’escursione organizzata della Costa a Saona e alle Piscine Naturali: dopo aver sentito i racconti di chi ci è stato, devo ammettere che la scelta di fare da noi e stare solo in spiaggia in questa tappa non è stata la migliore scelta, nonostante comunque la spiaggia era davvero bella. Quindi se potete, fate l’escursione a Saona (anche se costa tantissimo).
- Se andate a Playa Dominicus, la spiaggia dove siamo stati noi, tenete conto che non potete fermarvi nei resort, ne prendere da loro i lettini (neanche pagando) ne tantomento bere qualcosa ai loro bar sulla spiaggia: quindi se pensate che avrete fame/sete, portatevi qualcosa dalla nave!
- Verificate sul giornalino di bordo l’orario del tramonto e fatevi venire a prendere dal taxista solo dopo quell’orario: nella spiaggia di Playa Dominicus si può assistere ad un tramonto da favola! Il nostro tramonto prometteva benissimo, solo che poi alla fine una nuvolaccia ha rovinato tutto, peccato!
Siamo però pronti per l’Isola Catalina, isoletta dalle spiagge caraibiche che ci aspetterà il giorno dopo!