Cosa vedere a Kyoto? Leggendo le guide ci sono tantissime cose da vedere, ma si sa il tempo è tiranno e noi avevamo solo 4 giorni per vedere questa città.
Nel nostro viaggio in Giappone, dopo aver visitato per 5 giorni Tokyo, ci siamo spostati con lo Shikansen a Kyoto, e una volta arrivati in città abbiamo subito iniziato a esplorarla.
Prima di passare alla descrizione di cosa vedere a Kyoto, e quali tappe abbiamo fatto nei vari giorni di permanenza, ci tengo a darvi alcune info sia sulle valige e sulle loro spedizioni, per noi fondamentali, sia sul dove dormire nella città di Kyoto.
SPEDIRE LE VALIGE
In Giappone è molto comune, e anche abbastanza economico, farsi spedire le valige da una città all’altra. Ci sono moltissime società che si occupano delle spedizioni, e molto spesso è l’hotel stesso in cui si alloggia ad occuparsi di tutto.
E così, nell’hotel in cui alloggiavamo a Tokyo, il giorno prima della partenza per Kyoto abbiamo consegnato in reception le nostre valige e l’hotel si è occupato di organizzare la spedizione delle valige stesse per farle recapitare il giorno dopo direttamente nel Ryokan di Kyoto dove avremmo alloggiato.
Il costo per una valigia di grandi dimensioni è di circa 2.500 yen (circa 15 euro) e la comodità grandissima è che non devi viaggiare tra le varie città portandoti dietro questo ingombro, ed inoltre, una volta arrivati a Kyoto siamo stati liberi di andare subito a visitare la città anziché andare nel ryokan per fare il check in e lasciare la valigia. Cosi abbiamo guadagnato tantissimo tempo.
Il consiglio che vi do è quindi di fare lo stesso, basta chiedere alla reception del proprio hotel e fornire loro l’indirizzo dell’hotel successivo dove si vuole far recapitare le valige.
Noi una volta arrivati nel Ryokan di Kyoto la sera successiva, abbiamo trovato le valige direttamente in camera! Super comodo!
DOVE DORMIRE A KYOTO
Se volete fare un’esperienza in un ryokan, le tipiche abitazioni giapponesi dove si dorme in un futon sul tatami, Kyoto è la città giusta per farlo. Ci sono tantissimi Ryokan, dai più spartani come il nostro a veri e propri gioiellini di lusso (ma dai prezzi davvero alti).
Noi abbiamo alloggiato al Gion Q-Beh Ryokan, un ryokan nel quartiere di Gion, molto semplice e spartano: camere con futon sul tatami, bagno e docce in comune, una cucina in condivisione e una sala per rilassarsi e giocare (molto apprezzata da Leonardo perché c’erano anche dei giochi per bambini).
Il costo è stato molto basso, 50€ a notte in 3, ma ovviamente i servizi sono stati adeguati al costo: l’impatto iniziale quando siamo arrivati non è stato dei migliori, più che altro perché le camere sono davvero spartane (oltre al futon e a un tavolino basso non c’è altro, neanche un armadio!) però poi col passare dei giorni è andata meglio, sarà che ormai ci eravamo abituati!
Tornando indietro però sceglierei una struttura vicina alla stazione di Kyoto, per essere più facilitata negli spostamenti quotidiani (tutti i vari bus e treni per i luoghi da vedere in città partono o passano dalla stazione) e per avere più scelta la sera dove mangiare. Nella zona di Gion non c’erano molte strutture per mangiare, e ci siamo dovuti spostare a piedi ogni sera in altri quartieri per cercare un ristorante.
Quindi col senno di poi, andrei in un ryokan in zona stazione!
Tornando ora invece al nostro itinerario, ecco cosa vedere a Kyoto in 5 giorni pieni:
- GIORNO 1: TEMPIO KIYOMIZU-DERA
- GIORNO 2: NISHIKI MARKET E TEMPIO YASAKA
- GIORNO 3 – HIROSHIMA E ISOLA DI MIYAJIMA
- GIORNO 4 – TEMPIO D’ORO E FORESTA DI BAMBU’
- GIORNO 5 – FUSHIMI INARI
GIORNO 1 – TEMPIO KIYOMIZU-DERA
Siamo partiti da Tokyo a cavallo di pranzo, arrivando a Kyoto con lo Shinkansen in poco più di due ore.
Kyoto ci attende con una pioggerellina incessante (per questo la mattina avevamo scelto di rimanere a Tokyo e visitare i giardini imperiali, posticipando al pranzo la partenza per Kyoto), a cui però eravamo preparati.
Arrivati in stazione, con anche il fatto che non avevamo valige con noi poiché ce le eravamo fatte spedire direttamente nel Ryokan, decidiamo di approfittare e iniziare a visitare subito la città, partendo dal suo tempio più famoso, il Tempio Kiyomizu-dera.
Dalla stazione di Kyoto prendiamo il bus 100 o 206, che in 15 minuti arriva vicino a questo tempio (fermata Gojozaka) e da li poi 10 minuti a piedi per salire al Tempio.
Il tempio Kiyomizu-dera, e cioè dell’Acqua Pura, è uno dei templi più belli e famosi della città. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è completamente circondato nella natura, un meraviglioso angolo di paradiso e tranquillità lontano dal traffico cittadino!
L’ingresso è a pagamento, ma dalla cifra irrisoria (circa 4 euro), e merita assolutamente.
Kiyomizu-dera è caratterizzato dalla sua struttura principale, la sala principale, che è costruita interamente in legno senza l’uso di chiodi. Questa sala si estende su un’alta piattaforma (alta 13 metri) sopra un pendio, creando un’impressione di leggerezza e maestosità.
Uno dei punti salienti del tempio è la terrazza principale, chiamata Kiyomizu-no-butai, che si protende dalla sala principale.
Da qui, i visitatori possono godere di una vista spettacolare sui tetti di Kyoto e sulle colline circostanti.
All’interno del tempio si trovano anche vari altri edifici e strutture, tra cui un’area di preghiera dedicata alla dea dell’amore, una cascata sacra e un santuario dedicato a Okuninushi, una divinità shintoista.
Verso le 19, orario di chiusura del tempio, torniamo verso il Ryokan, dove ceniamo con cose di fortuna trovate in un Kombini poichè c’è una pioggia incessante che non ci permette di uscire.
GIORNO 2 – NISHIKI MARKET E TEMPIO YASAKA
Il secondo giorno a Kyoto ci svegliamo ancora con la pioggia incessante, quindi ce la prendiamo comoda nel Ryokan e decidiamo di uscire con molta calma nella tarda mattinata e dirigerci a piedi verso il Nishiki market.
Il Nishiki Market è un vivace mercato alimentare situato nel centro di Kyoto, ed è conosciuto anche come “Kyo no Daidokoro” o “La cucina di Kyoto”: è un luogo imperdibile per gli amanti del cibo e per coloro che vogliono immergersi nella cultura gastronomica locale.
Il Nishiki Market è costituito da una lunga strada coperta (perfetto quindi da visitare nei giorni di pioggia), lunga circa 400 metri, con una varietà di negozi e bancarelle che vendono una vasta gamma di prodotti alimentari freschi e specialità regionali. Qui si può trovare di tutto, dai prodotti ittici freschi, come il pesce e i frutti di mare, ai dolci tradizionali giapponesi, alle spezie, ai tsukemono (verdure in salamoia), ai dolci alla soia e molto altro ancora.
Il mercato è anche famoso per la sua selezione di negozi che vendono prodotti unici e tradizionali di Kyoto, come i dolci wagashi, il tè verde matcha e i prodotti in legno di sandalo.
Mentre abbiamo esplorato il Nishiki Market, abbiamo avuto l’opportunità di assaggiare e ammirare diversi tipi di cibo, come il popolare takoyaki (polpette di polpo), il sushi, il tempura e altre prelibatezze locali. Molti negozi offrono anche degustazioni gratuite, consentendoti di provare diverse specialità prima di decidere cosa acquistare.
Oltre al cibo, il mercato offre anche una vivace atmosfera, con le sue luci colorate, i profumi invitanti e l’energia dei venditori e dei visitatori. È un luogo ideale per immergersi nella vita quotidiana dei residenti di Kyoto e per scoprire la cultura culinaria unica di questa città storica.
Il Nishiki Market è aperto tutti i giorni, tranne il mercoledì, e l’orario di apertura può variare leggermente da negozio a negozio; è sicuramente un luogo affascinante e gustoso che offre un’esperienza culinaria unica a Kyoto. È un must per gli amanti del cibo e un’opportunità per scoprire i sapori tradizionali e l’animazione di questa meravigliosa città giapponese.
Nel pomeriggio ci spostiamo a visitare il Tempio Yasaka, noto anche come Santuario Yasaka o Kiyomizu-dera Gion, un importante tempio situato nel quartiere Gion di Kyoto. Fondato nel VII secolo, il tempio è dedicato alla divinità Shintoista Susano-o-no-Mikoto.
Il Tempio Yasaka è ampiamente conosciuto per il suo grande torii rosso che si erge all’ingresso principale, creando un’atmosfera suggestiva e accogliente. Il complesso del tempio comprende anche diversi edifici, tra cui il salone principale, il padiglione dedicato alla divinità protettrice degli affari, e il padiglione dedicato alla divinità della fertilità.
Durante il festival di Gion Matsuri, che si tiene a luglio, il Tempio Yasaka diventa il centro delle celebrazioni, con parate di carri tradizionali e spettacoli di fuochi d’artificio che attirano visitatori da tutto il Giappone.
All’interno del complesso del tempio, i visitatori possono anche ammirare numerosi santuari più piccoli e un bellissimo giardino giapponese, che offre un’atmosfera tranquilla e serena.
Il Tempio Yasaka è anche famoso per le sue lanterne in pietra e in metallo che adornano il suo terreno, creando un’atmosfera magica durante le serate. Atmosfera magica che però perde un po’ nel momento in cui si scopre che le scritte nelle lanterne altro non sono che i nomi delle aziende che hanno donato un contributo al tempio, e quindi possono avere il loro nome sulla lanterna! Molto scenografico ma davvero poco romantico!
GIORNO 3 – HIROSHIMA E ISOLA DI MIYAJIMA
Il terzo giorno della nostra permanenza a Kyoto decidiamo di andare in giornata ad Hiroshima e Miyajima. Avevamo programmato questi due luoghi per il weekend, con una notte nell’isola di Miyajima, ma le previsioni meteo erano implacabili e era prevista una bomba d’acqua su Hiroshima proprio il giorno che saremmo dovuti andare noi, quindi abbiamo deciso di anticipare la visita e farla in giornata.
A questo link potete leggere il post che ho scritto sulla giornata che abbiamo trascorso a Hiroshima e Miyajima.
GIORNO 4 – TEMPIO D’ORO E FORESTA DI BAMBU’
Il quarto giorno a Kyoto lo dedichiamo a due luoghi famosissimi della città, il tempio d’oro e la foresta di bambù.
Il problema più grande che ho riscontrato a Kyoto è che, a differenza di Tokyo dove c’è una rete metropolitana capillare, bisogna spostarsi con i bus, e le distanze sono davvero grandi e capire i bus da prendere è stato per me complicato. Ecco che quindi raggiungere questi due luoghi si è rivelato più complicato del previsto e lungo, quindi armatevi di pazienza e soprattutto tempo (ci vuole oltre un’ora di bus per arrivare al tempio d’oro!).
La mattina quindi prendiamo il bus che dal Ryokan in circa 70 minuti ci porta al Tempio d’Oro: osservo la città dal finestrino mentre raggiungo il tempio, e non mi lascia nessuna sensazione: palazzi normali, fin troppo moderni, e nulla di caratteristico… insomma la città in sé a me non è piaciuta molto.
Arriviamo al Tempio d’oro, il cui ingresso è a pagamento, e capisco subito perché questo luogo sia il più famoso di tutta la città: è un luogo di grande bellezza e spiritualità, che offre un’esperienza unica ai visitatori.
Il tempio Kinkaku-ji è stato originariamente costruito nel 1397 come villa di riposo per lo shogun Ashikaga Yoshimitsu. Dopo la sua morte, la struttura è stata convertita in un tempio buddhista Zen come espressione dei suoi desideri postumi.
E’ famoso per la sua spettacolare facciata dorata, e da qui infatti il nome di Tempio d’oro. La struttura è composta da tre piani, ognuno dei quali rappresenta uno stile architettonico diverso: lo stile shinden-zukuri al primo piano, lo stile buke-zukuri al secondo piano e lo stile Zen al terzo piano. Il tetto dorato riflette magnificamente sullo stagno circostante, creando un’atmosfera magica.
Tutto intorno, bellissimi giardini paesaggistici tradizionali giapponesi. I giardini includono stagni, ponti, rocce e una varietà di alberi e piante, creando una scena mozzafiato in ogni stagione.
Nel 1994, il tempio Kinkaku-ji è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO come parte dei Monumenti storici dell’antica Kyoto. È considerato un tesoro nazionale del Giappone e attira migliaia di visitatori ogni anno: quindi non stupitevi se lungo i vialetti del percorso per visitarlo (è un percorso a senso unico) sarete circondati da tantissime persone!
Usciti dal Tempio d’oro cerchiamo di capire, non senza difficoltà, come spostarci per andare a visitare la Foresta di Bambù. Ha senso vedere questi due siti nella stessa giornata poiché si trovano nella stessa zona a nord della città, e per risparmiare tempo negli spostamenti conviene vederli stesso giorno.
Con non poche difficoltà capiamo come muoverci, prendendo prima il bus 204 o 205 vicino al Tempio d’oro fino a Kitano Hakubaicho, e poi prendendo da li il tram per arrivare alla foresta di bambù.
Arrivati vicino alla Foresta di Bambù, anche qui rimaniamo un po’ dispiaciuti dalla grande quantità di persone che a fiumi sono sulle strade per dirigersi in questo posto.
Avevo letto pareri un po’ discordanti su questo posto, per via appunto della gente.
Effettivamente non c’è possibilità di godersi il posto in pace, soprattutto se non si è disposti a arrivarci all’alba, ma comunque è un posto che secondo me va visto, e con un po’ di fortuna di riescono anche a trovare degli angoli tranquilli dove fare delle foto.
Abbiamo trascorso qui tutto il pomeriggio e poi siamo ritornati verso il ryokan per la cena, e l’ultimo karaoke della città, finendo in un karaoke dove potevi vestirti con i costumi! Davvero divertente!
GIORNO 5 – FUSHIMI INARI
L’ultimo giorno di permanenza a Kyoto facciamo il check out al Ryokan e ci spostiamo alla stazione di Kyoto, dove lasciamo le valige nei locker.
Prendiamo poi il treno (che è compreso nel JRP) per andare a visitare il santuario di Fushimi Inari: arrivarci è semplicissimo e molto veloce: bisogna prendere il JR NARA LINE (platform 8) per 2 fermate e scendere a INARI.
Una volta scesi a Inari, da li parte subito il percorso del Fushimi Inari: per arrivare in cima ci vogliono circa 2-3 ore.
Non spaventatevi se vedete tantissime persone (ormai dovreste esserne abituati a Kyoto), perché il percorso è in salita e anche abbastanza lungo, e più si sale, meno gente si trova. Se riuscirete ad arrivare fino in cima, sarete praticamente da soli!
Il Fushimi Inari Taisha è noto per i suoi impressionanti torii rossi che costituiscono un lungo percorso che si snoda tra le colline del monte Inari. Si dice che ci siano circa 10.000 torii in questa collina, nel percorso che si snoda nei 4 km di salita.
Il santuario è dedicato a Inari, la divinità shintoista del riso e dell’abbondanza. È stato fondato nel 711 d.C. ed è uno dei santuari più antichi e importanti del Giappone. Ogni anno, migliaia di visitatori si recano qui per pregare per la fortuna, il successo negli affari e la prosperità.
I torii sono donazioni di privati e aziende, e ogni torii ha inciso il nome del donatore. Questa cosa mi ha levato un po’ la magia, poiche effettivamente su ogni torii ci sono scritte in giapponese i nomi delle società che hanno fatto le donazioni, è come se nel colonnato di San Pietro ci fosse scritto Barilla, Coca Cola etc….
Lungo il percorso si trovano numerosi santuari minori, statue di volpi (considerate messaggeri di Inari) e luoghi di culto.
La passeggiata attraverso i torii offre una vista panoramica (non molto mozzafiato a dire il vero) su Kyoto e sulla natura circostante. È possibile esplorare i sentieri più alti del monte Inari, che conducono a ulteriori santuari e viste panoramiche ancora più spettacolari.
Il Fushimi Inari Taisha è aperto tutto l’anno e l’ingresso è gratuito. È consigliabile visitare il santuario nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio per evitare le folle di turisti e godersi al meglio l’atmosfera mistica e tranquilla del luogo, ma se ci andate in tarda mattinata come è capitato a noi, basta salire in alto ed evitare la folla. Vi consiglio di comprare qualcosa da mangiare prima e portarvelo dietro, poichè li troverete dei ristorantini o punti di ristoro, ma molto turistici.
Finito di visitare il Fushimi Inari siamo tornati alla stazione di Kyoto, dove abbiamo ripreso il treno per tornare a Tokyo, dove trascorreremo gli ultimi 3 giorni prima di tornare in Italia.
CONSIDERAZIONI FINALI SU KYOTO:
Mi è piaciuta Kyoto? NI. Nel senso che le cose che abbiamo visto sono indubbiamente belle, e non a caso sono anche tra i must di un viaggio in Giappone.
Ma l’ho trovata davvero troppo turistica: tutti questi posti visitati erano pieni zeppi di persone, una marea di italiani (cosa che a Tokyo non ho mai visto) e altri turisti. Insomma, sembrava di stare su una giostra dove seguire il flusso della gente per capire dove andare.
al di fuori di queste attrazioni, ho trovato la città molto piatta ed insignificante, e non mi ha lasciato delle vibrazioni positive come invece ha fatto Tokyo.
Su Tokyo ho spesso detto: wow, tornerei in Giappone anche sopo per stare a Tokyo tutto il tempo. Questo pensiero invece non mi è mai venuto pensando a Kyoto.
Pareri discordanti rispetto ad altre persone che hanno visitato il Giappone prima di me: ho sentito spesso osannare Kyoto a discapito della capitale… ma ognuno ha il diritto di scoprirle e decidere da sè quale preferisce!
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