La nostra visita a Hiroshima e l’isola di Miyajima in un giorno da Kyoto non era stata programmata così.
Inizialmente secondo il programma del nostro viaggio in Giappone, avremmo dovuto dedicare alla città di Hiroshima e all’isola di Miyajima due giorni, pernottando nell’isola, dopo aver visitato Tokyo e Kyoto, ma abbiamo dovuto cambiare i nostri piani mentre eravamo a Kyoto per via di una bomba d’acqua che si sarebbe abbattuta sulla zona proprio nei giorni in cui saremmo dovuti andare noi. Abbiamo cosi deciso di anticipare la visita, ma abbiamo dovuto accorpare il tutto in un unica giornata.
E’ stato stancante? Si, lo è stato. Sarebbe stato meglio farlo in due giorni? Si, soprattutto perché l’isola di Miyajima mi ha stregata e ci avrei voluto passare molto più tempo.
Ma purtroppo, anche se si fanno i piani migliori del mondo, bisogna comunque sottostare al meteo, e abbiamo dovuto cambiare i piani per permetterci comunque di vederla.
Quindi eccoci che ci siamo alzati di buona lena, e abbiamo preso un treno Shinkansen alle 7.30 di mattina, e in due ore siamo arrivati a Hiroshima.
HIROSHIMA
Alla stazione di Hiroshima c’è un efficientissimo ufficio turistico dove ti forniscono le mappe della città e le informazioni utili per girarla, vi consiglio di fermarvi subito lì per avere tutte le informazioni.
Scesi di un piano, alla stazione dei bus abbiamo preso il JR LOOP BUS MEIPURU PU, compreso con il JRP: si tratta di bus che compiono dei tragitti circolari che comprendono le maggiori attrazioni della città, come musei, il castello, l’A-Bomb Dome e i giardini Shukkeien. Ci sono quattro linee identificate dai colori verde, arancione, giallo e blu. Il giro completo dura tra i 35 e i 50 minuti, in base alla linea (a questo link potete trovare la mappa e gli orari).
Noi abbiamo preso il bus e siamo scesi alla fermata A-Bomb Dome: ci ritroviamo subito di fronte all’edificio simbolo della II Guerra Mondiale. Con grande silenzio e consapevolezza di cosa rappresenta questo luogo, ci siamo diretti poi all’Hiroshima Peace Memorial Museum, che con un ingresso di 200 yen ti permette di ripercorrere tutta la storia di Hiroshima della bomba.
La visita al Museo avrebbe necessitato sicuramente di più tempo, per permetterci di soffermarci a leggere tutto e vedere con calma video e immagini, ma la presenza di Leonardo di neanche 6 anni ci ha fatto visitare il memoriale molto velocemente perché in alcune sale le immagini erano davvero cruente e non volevamo che magari ne rimanesse impressionato. Gli abbiamo spiegato quello che era accaduto, perché anche i bambini devono sapere cosa è successo e perché è stata una cosa sbagliata, ma non volevamo farlo spaventare con immagini forti di mutilati e persone decedute, tra cui anche immagini di bambini.
Quindi la nostra visita al Museo è durata meno di un’ora, ma se andrete senza bambini piccoli, ma in grado di capire, secondo me la visita vi porterà via un paio di ore.
Una volta usciti dal memoriale abbiamo passeggiato per il Memorial Park fino ad arrivare davanti all’edificio storico, e poi ci siamo diretti alla fermata del tram 2 li davanti per poter poi raggiungere il porto per andare sull’isola di Miyajima.
Una volta arrivati al capolinea del tram 2, al porto, abbiamo preso la barca per Miyajima: attenzione che una barca è gratuita se si possiede il JRP (parte ogni 10 minuti), mentre l’altra è a pagamento!
MIYAJIMA
L’isola di Miyajima rappresenta per i giapponesi una delle tre Nihon Sankei, ovvero delle viste che i giapponesi dovrebbero ammirare almeno una volta nella vita, e di sicuro posso affermare che hanno ragione!
L’arrivo in barca nell’isola di Miyajima, seppur breve (si impiegano 15 minuti circa), permette di vedere già da lontano il bellissimo Torii rosso che si staglia nell’acqua davanti alla spiaggia della città.
Il Torii rappresenta l’ingresso al Santuario di Itsukushima, che si trova li davanti. E’ bellissimo vedere come nell’arco della giornata cambi il paesaggio a seconda della marea, i cui orari si possono trovare facilmente online come su questo sito.
Appena arrivati al porto e scesi dal traghetto, ci troviamo sul lungo mare con moltissimi cervi, che vivono liberi sull’isola e stanno tranquilli vicino alle persone, senza averne paura e anzi cercando da loro cibo e coccole!
Proseguendo nella via parallela, ci siamo messi a cercare un posto dove poter pranzare, vista l’ora tarda, e siamo finiti da Kurawanka, un un locale specializzato in Okonomiyaki, le frittelle tipiche della zona. Il posto era molto spartano ma anche caratteristico, e con meno di 900 yen abbiamo mangiato degli ottimi Okonomiyaki!
Un’altra specialità dell’isola sono le ostriche, che vendono anche per strada sia fresche che cucinate o fritte, se siete degli appassionati non potete perdervele!
Vista la bella giornata calda e di sole, decidiamo poi, forse erroneamente, di non girare l’isola ma di fermarci nella spiaggia, complice appunto il caldo, la sabbia dorata, e i cervi che sono li a farci compagnai! Ci godiamo quindi qualche ora di relax e tranquillità mentre i bimbi giocano contenti.
Fulvio e Simone invece decidono nel frattempo di salire in cima al Monte Misen, monte sacro dell’isola, prendendo la funicolare al costo di circa 13 € a/r (sarebbe bello poterci andare a piedi con circa 90 min di cammino, ma il tempo è davvero poco), e dall’alto hanno una bellissima vista dell’isola e della baia.
Verso il tardo pomeriggio ci avviciniamo poi tutti assieme al Torii, che ormai è quasi totalmente emerso per via della bassa marea, e ne rimaniamo ammaliati, complice anche la luce del tramonto che rende tutto più magico.
Riprendiamo il traghetto verso le 18, arriviamo poi in stazione e stanchi ma felici torniamo a Kyoto, dove arriviamo verso le 22.30.
CONSIGLI DI VIAGGIO:
- Tra le cose che avrei voluto provare a Hiroshima se avessi avuto più tempo, di sicuro c’era l’Okonomiyaki, le frittelle tipiche di questa città (vi ricordate M’arrabbio di kiss me licia? le cucinava sempre!). A pochi minuti a piedi dal parco della pace si trova Okonomimura: un intero palazzo di 3 piani pieno unicamente di ristoranti in cui preparano anche e soprattutto questo piatto tipico di Hiroshima. Io mi ero segnata come ristorante “okonomiyaki Ron”, che si trova al 3 piano in fondo a dx, insegna arancione. Per motivi di tempo non son riuscita ad andarci, purtroppo, ma se voi riuscite andateci!
- Sull’isola di Miyajima, se riuscite visitate sia il Tempio di Itsukushima, che il Santuario di Hokoku.
- Alla base del Monte Misen nell’isola di Miyajima, sempre se avete più tempo, visitate il tempio Daisho-in, che si trova a neanche 15′ dal Torii. Qui si passeggia tra statue di buddha giganti, mandala e ruote tibetane.
- Ribadisco la necessità di dedicare 2 giorni a questa tappa, con una notte nell’isola di Miyajima: in quest’isola c’è davvero tanto da vedere, e inoltre si respira una sensazione di tranquillità e pace che merita di essere vissuta appieno. Noi ci abbiamo provato, ma i piani sono andati diversamente. Peccato.