La zona del lago Myvatn è una zona in cui poterci stare giorni interi, per quante cose ci sono da vedere e scoprire!
Noi nel nostro giro le abbiamo dedicato purtroppo unicamente una giornata,moolto intensa, ma ci è bastata per ammirarne la bellezza e per capirne il motivo di così tanta fama!
Quindi mappa alla mano, ecco cosa vedere e fare assolutamente:
- Dimmuborgir
- Cratere di Hverfjall
- Le famose pozze di fango di Hverarond
- cratere di Leirhnjukur
- Myvatn Natural Baths
Dimmuborgir
Dimmuborgir, il cui nome significa Fortezza Oscura, è un labirinto di formazioni laviche posto sulla sponda orientale del lago Mývatn, che si sono formate circa 2000 anni fa a seguito di un’eruzione che, a causa di uno sbarramento naturale, ha formato un lago di lava nel bacino di Dimmuborgir. Quando lo sbarramento ha ceduto, la lava fusa ha defluito, lasciandosi dietro una distesa di rocce di forma simile a torri , archi e grotte. Nella mitologia islandese, Dimmuborgir è ritenuto un luogo di connessione tra il mondo degli uomini e quello degli inferi, un luogo abitato da elfi e troll, che mette in correlazione la nostra dimensione con quelle invisibili alle persone.
All’interno di questa zona, totalmente gratuita, ci sono numerosi sentieri percorribili e ottimamente segnalati: non fatevi spaventare dalle diciture di percorso facile e difficile, sono tutti semplicissimi, in piano, e anche brevi, quindi fate il percorso piu lungo segnalato (ci metterete al massimo 30/40 minuti) e non ve ne pentirete!
Pensate che formazioni simili si trovano solo sul fondo dell’oceano, vicino alla costa messicana, ma non esiste un altro posto al mondo in cui formazioni del genere siano visibili in superficie, al di fuori dell’Islanda! Quindi mi raccomando non perdetevele!
Cratere di Hverfjall
Hverfell è uno dei più belli e simmetrici crateri esistenti sulla terra: profondo circa 140 metri e con un diametro di 1000 metri, è uno dei più grandi al mondo.
Questo cratere quasi simmetrico si formò 2700 anni fa durante un’apocalittica eruzione e dall’orlo del cratere si può capire bene la potenza dell’esplosione: il foro gigantesco si apre come un’enorme bocca spalancata attraverso la montagna, è davvero gigantesco!
Con una breve passeggiata di circa 15 minuti in salita si può arrivarne in cima per poter poi ammirare il panorama del lago dall’alto!
Volendo si può anche girare intorno al cratere una volta che si è in cima: ma attenzione che è quasi 1 km di circonferenza, e un po’ di tempo ci vuole!!
Hverir- Hverarond
Una delle attrazioni maggiori di questa zona sono le famose pozze di fango di Hverarond, uno dei maggiori campi geotermici di zolfo che si trova a circa 6 km dal lago Myvatn.
Si tratta di una vasta area di solfatare, pozze di fango ribollente dal colore grigio-blu e dall’odore acre di zolfo (che a me ricorda tantissimo l’odore dell’uovo marcio…).
La loro formazione è dovuta alle acque sotterranee che penetrano in profondità in prossimità del magma. Qui il calore le trasforma in vapore che fuoriesce in superficie a temperature prossime ai 200°C. Per questo motivo è pericoloso oltrepassare i cordoni protettivi e bisogna stare molto attenti!
A Hverarond ci sono anche alcuni camini di vapore, dove rocce e terriccio, scagliati in alto dalla pressione del vapore, hanno formato piccoli coni, alti un metro o poco più, simili a vulcani, attraverso i quali fuoriesce il vapore bollente.
Leirhnjukur
Il cratere di Leirhnjukur, formatosi nel 1727, ora è un bacino di fango ribollente incrostato di zolfo, ma molto spettacolare.
Si può raggiungere in circa mezz’ora seguendo un sentiero che parte dal parcheggio alla fine della strada asfaltata che conduce al cratere Viti, anch’esso degno di una breve visita, e che attraversa anche l’impianto.
Questa zona è stata davvero una zona che ci ha lasciato a bocca aperta, perché abbiamo visto paesaggi che sembrano quasi extraterrestri!
Oltre al cratere in sé, bellissimo e inquietante con i suoi colori e con la terra intorno color oro, argento e bronzo, anche i sentieri successivi che si addentrano in vere e proprie valli di lava ormai fredda sono stati un’esperienza indescrivibile, anche se comunque inquietante: ci sono numerosi percorsi segnalati da fare, ma spesso le persone si fermano al cratere e tornano indietro. Io vi consiglio di proseguire su tutti i vari sentieri, e addentrarvi in queste valli di lava davvero spettrali ma sicuramente affascinanti!
Noi abbiamo proseguito, e ci siamo ritrovati da soli, in mezzo a queste valli nere di lava che, come ha detto Fulvio, ricordano il regno di Mordor per il senso di desolazione d inquietudine… e poi camminando, ci si trova a sentire e vedere i vapori che escono dalle rocce, toccare per terra con le mani e sentire le pietre bollenti! Vi racconto solo che, come spesso accadeva durante il viaggio, avevamo freddo e le mani erano abbastanza ghiacciate: ad un certo punto, vedendo una pietra bollente, ci siamo messia scaldarci le mani li sopra! 🙂
Un’esperienza unica ed indescrivibile! Fare un bel giro tutto intorno a questa zona porta via almeno un’ora e mezza, ma ne vale assolutamente la pena, sempre se si è in compagnia, io da sola non mi addentrerei mai in questi posti!
Myvatn Natural Baths
La giornata è terminata con un bell’ingresso alle terme di Myvatn, che non hanno niente da invidiare alla Blu Lagoon, semplicemente sono meno turistiche e più economiche!
Questa tappa finale della giornata è stata proprio quello che ci voleva, dopo una giornata intera in giro per questa zona in cui abbiamo preso davvero tanto freddo!
L’ingresso alle terme costa 3700 IKR, ma vi consiglio di comprare i biglietti al centro informazioni che c’è a Reykjahlid (punto 1 della mappa che ho messo all’inizio del post), in cui si possono acquistare con uno sconto del 10%.
Prima di entrare nei bagni, è obbligatorio farsi una doccia nudi: ATTENZIONE vi consiglio vivamente, soprattutto se tira vento fuori, di non bagnarvi i capelli durante quest doccia, sennò farete la nostra finaccia: immersi nell’acqua bollente fino al collo ma poi con la testa completamente gelata a causa del vento freddissimo che tirava e dei capelli bagnati…. e alla fine dopo poco più di un’ora siamo dovuti uscire e andare via per appunto la testa troppo fredda… quindi attenzione a non bagnarvi la testa o al massimo portatevi una cuffia!
Comunque bagni termali bellissimi, dove rilassarsi e dove poter anche sorseggiare una birra che puoi tranquillamente ordinare mentre sei a mollo a 40°!
Che dire quindi di questa zona? a me è piaciuta tantissimo, le cose da vedere sono davvero tante e alla fine della giornata si è anche stanchissimi, ma proprio per questo ci sono i bagni termali che poi sono lì in attesa del tuo arrivo….!
Provare per credere!
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Nello specifico ecco le tappe del nostro viaggio in questa bellissima isola:
- Giorno 1: Circolo d’oro (Þingvellir National Park, cascate di Gullfoss, Geysir). Pernottamento a Selfoss.
- Giorno 2: Islanda Sud- Occidentale (cascata di Seljalandsfoss, Skogafoss, promontorio di Dyrhòlaey). Pernottamento a Vik.
- Giorno 3: Islanda sud-Orientale (Canyon di Fjaðrárgljúfur, Ghiacciaio del Vatnajokull e cascata Svartifoss, la Jokulsàrlòn Ice Lagoon). Pernottamento a Hofn.
- Giorno 4: Islanda dei Fiordi orientali. Pernottamento a Egilsstadir.
- Giorno 5: Cascata di Dettifoss e avvistamento delle balene a Husavik. Pernottamento a Husavik.
- Giorno 6: Lago Myvatn
- Giorno 7: cascata di Godafoss, Akureyri ed i fiordi del Nord. Pernottamento a Olasfjordur.
- Giorno 8: Hvammstangi e arrivo alla penisola di Snaefellsnes. Pernottamento a Arnastapi.
- Giorno 9: penisola di Snaellfellsnes. Pernottamento a Borgarnes.
- Giorno 10: cascate di lava di Hraunfossar e Reykjavik. Pernottamento a Reykjavik.
- Giorno 11: Reykjavik, penisola di Reykjanes. Ritorno in Italia.
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