L’ultima tappa del nostro viaggio in Islanda è stata Reykjavik, la capitale più a nord del mondo, dove siamo rimasti per una sera.
L’impatto con il rientro “alla civiltà”, sebbene Reykjavik sembri più una cittadina di piccole dimensioni (pensate che ha solo 120.000 abitanti), è stato abbastanza forte, e il tornare a vedere incroci, semafori ed umani e non più pecore devo dire che effettivamente mi ha leggermente scossa. Ovviamente mi prenderete per matta leggendo queste cose, ma davvero, se vi capiterà di stare così tanto a contatto con una natura cosi grande, forte e bella, anche voi vi troverete spiazzati poi nel tornare nei centri abitati!
La città in sé non è enorme e secondo me neanche stupenda, soprattutto se paragonata a quanto visto prima in Islanda, ma comunque è da visitare.
Ecco le cose secondo me da vedere e fare:
1- Visitare la città con un Free Walking Tour
Un modo per scoprire la città il più possibile e cercare di carpirne anche la storia ed il passato è di visitarla mediante i Free Walking Tour: come avevamo già provato a Cracovia, anche qui ci siamo affidati a questa associazione in cui giovani ragazzi portano le persone in giro per la città con un tour di circa 2 ore a piedi ed in maniera gratuita (dove poi se vuoi puoi lasciare la mancia alla fine)!
Noi abbiamo partecipato alla visita serale con Kevin, un ragazzo irlandese che ormai da 2 anni si è trasferito li in Islanda, che ci ha portato in giro per il centro della città spiegandoci anche la storia del paese: a noi è piaciuto molto e poi ci ha dato alcune dritte non indifferenti, come ad esempio quella di uscire per andare nei locali non prima delle 2 di notte, come la gente del posto (leggete più in basso!!)
2- La chiesa Hallgrimskirkja
Edificio credo più appariscente d’Islanda e visibile a oltre 20 km di distanza, la chiesa luterana di Hallgrímskirkja con i suoi 75 metri di altezza è uno dei punti di riferimento per orientarsi a Reykjavik. Si tratta di un’immensa chiesa di cemento la cui architettura richiama le colonne di basalto della cascata di Svartifoss.
Come per la chiesa di Stykkisholmur, creata dallo stesso architetto, anche qui la vista di questo moderno eccessivo non mi esalta molto, poichè trovo molto più belle le classiche chiesette in legno sparse per le campagne islandesi…. ma almeno su questa chiesa si può salire con l’ascensore in cima alla torre (a pagamento, circa 5 euro) e da li avere una vista a 360 gradi della città, da fare!
3- Visitare l’Harpa
Questa sala da concerti proprio davanti al porto è un edificio nuovissimo le cui pareti sono costituite da pannelli di vetro concavi e convessi che di notte scintillano… davvero bello da vedere!
Anche l’interno è molto bello, e si può visitare gratuitamente! Se si è appassionati di fotografia, la sua architettura e le sue forme sono un perfetto soggetto fotografico.
Se volete maggiori informazioni, visitate il suo sito web cliccando qui.
4- Ammirare il tramonto davanti alla Sòlfar
La Sólfar (The Sun Voyager, che potremmo tradurre come “nave del sole”) è la scultura più conosciuta e rappresentativa di Reykjavik. Venne commissionata nel 1986 per celebrare il 200° anniversario della città (nonostante gli insediamenti in zona risalgano al X sec.) e venne inaugurata il 18 agosto 1990.
La scultura è realizzata in acciaio inossidabile e nelle sue forme si può indovinare un drakkar vichingo stilizzato, anche se il concetto originario dell’idea, oltre a voler celebrare la scoperta stessa dell’Islanda, richiama l’idea di una nave ideale, una nave dei sogni (“dreamboat“), e anche un inno al sole (da cui il nome). Difatti venne inaugurata a metà agosto, in un momento in cui il buio non cala mai completo sulla notte islandese. Intrinsecamente contiene in sé la promessa di territori da scoprire, un sogno di speranza e di progresso. e qui davanti
E’ molto fotogenica e vale decisamente la pena di fare quattro passi per andare ad ammirarla, soprattutto se come noi si ha la fortuna di avere un tramonto spettacolare davanti ai propri occhi… qui credo di aver visto il tramonto più bello di tutta la mia vita (ed erano le 2 di notte…)!
5- Visitare la statua del lavoratore ignoto
Se tutto il mondo dedica monumenti al milite ignoto, in Islanda c’è un monumento commemorativo per… il lavoratore ingoto!
Questa scultura così insolita e curiosa raffigura un uomo in piedi, in abito e con una valigetta, con la testa e le spalle nascoste in una gigantesca lastra scolpita…. sono contenta che c’è qualcuno che celebra il lavoratore anonimo e per me fantozziano, mi sono sentita celebrata! 🙂
6- Visitate il Mercato delle pulci di Reykjavik
Vicino al porto durante il week end è possibile visitare un mercato delle pulci al coperto, in cui poter comprare un lolapeysa, il tipico maglione di lana islandese lavorato a mano!
Oltre ai maglioni, potete comprare cappelli, guanti e papillon, tutti rigorosamente di lana e fatti a mano! Carino, sempre se si è disposti a spendere un po di soldi (i magioni costano almeno 150€…. non poco per dei maglioni che li sono bellissimi e tutti indossano, am che poi qui in Italia sono sicura non si metterebebro piu… comunque peccato, non li ho comprati e un po’ me ne sono pentita)
7- Prendete un hot dog o una zuppa di pesce per strada
Come ho già detto in più post precedenti, ovunque voi siate, c’è sempre un Hot Dog pronto ad attendervi! Qui nella capitale si dice ci sia il furgoncino di Hot Dog migliore di tutta l’Islanda: è il “Baejarins bestu“ (letteralmente “Il migliore della città”) e si trova vicino al porto, in Tryggvagotu 1. Qui hanno mangiato hod dog anche Clinton e molti altri personaggi famosi… io purtroppo ho desistito per via dell’enorme fila che mi attendeva. Ma se sarete più pazienti di me, chiedete un “eina med ollu” ovvero quello completo: remoulade (salsa a base di maionese), senape, ketchup, cipolle croccanti e cipolle crude.
In compenso però ci siamo fermati davanti ad un altro furgoncino che vendeva zuppe, e li abbiamo mangiato la zuppa di pesce più buona del mondo! Ci siamo fatti spiegare la ricetta ed indovinate un po’ qual è l’ingrediente segreto?!?…. il whisky!
Prima o poi dovremo provare a replicarla a casa!
8- Farsi una birra al Kex Hostel
Questo ostello, che sorge in una ex fabbrica di biscotti, è stato nominato tra i 10 ostelli più belli del mondo (avevo anche scritto un articolo al riguardo, eccolo qui) … e cosi abbiamo deciso di dormirci nella nostra notte di permanenza nella città…
La scelta non si è rivelata molto saggia poiché abbiamo pagato quasi 60 euro a testa per un letto a castello in una camera quadrupla con bagni in comune,e ci siamo ritrovati anche ad utilizzare delle cucine molto sporche. Ma almeno possiamo dire di averci dormito…. (devo cercare qualche lato positivo di questa tremenda scelta 🙂 )
Però a parte la questione pernottamento (che assolutamente sconsiglio), dovete andare in questo ostello per assaporare un po’ di atmosfera 100% Hipster e bervi una birra nella hall, vicino all’ex cassaforte divenuta un salone di barbieri su appuntamento.
La zona comune è davvero bella, non c’è che dire, e passarci un’oretta ordinando birra da un ragazzo che sembra un boscaiolo hipster dalla nascita va fatto.
9 – Farsi un bagno nelle piscine della città
Purtroppo, per mancanza di tempo, non siamo andati in nessuna delle piscine della città, ma vi riporto i suggerimenti che ci aveva scritto Kevin, la guida dei Free Walking Tour, al riguardo…
La più grande piscina è la Laugardalslaug ma per un’esperienza molto più autentica, bisogna provare la Vesturbæjarlaug (nella parte ovest della città).
In alternativa, si può prendere il bus n.5 che porta alla spiaggia geotermale di Nauthólsvík dove ci si può immergere prima nelle acque gelide dell’Atlantico e poi riscaldarsi nella piscina di acqua calda, e tutto gratuitamente!
10 – Girare per locali alle 3 di notte
Nel nostro giro per la città con la guida dei Free Walkin Tour, Kevin ci ha informato che era inutile girare per locali dis era, poiché avremmo trovato solo turisti in giro: infatti gli islandesi sono soliti stare a casa fino a tardissimo, e poi iniziare ad uscire verso l’1.30/2 di notte e iniziare il cosiddetto djammið, il famigerato giro dei bar di Reykjavik: anziché fermarsi in un solo locale per tutta la serata, gli islandesi amano passare da un bar all’altro, diventando via via più alticci e disinibiti con il progredire della nottata… considerata la quantità di alcolici che circolano, e il livello di ubriachi, l’atmosfera è incredibilmente civile!
Quindi vi consiglio di rientrare in serata in camera, riposarvi, e ributtarvi fuori non prima delle 2 di notte, e andare su Laugavegur o Austurstraeti, le zone con più locali della città.
Vi assicuro che è davvero cosi: verso le 11 di sera le vie erano per lo più vuote… siamo tornati in ostello, abbiamo cenato,e poi siamo usciti verso le due di notte, e come per magia c’era gente ovunque, e già tutti belli allegri! Non vi dico poi come erano ste persone verso le 4 di notte, tutte super socievoli e mega ubriache!
Queste sono le cose che secondo me sono da fare/vedere a Reykjavik, tenendo conto come vi ho detto che è una capitale insolita e piccolina.