Nella nostra Crociera sui Fiordi Norvegesi, siamo riusciti a visitare tre città che ci hanno permesso di assaporare anche un po’ la vita non rurale ma un po’ più cittadina di questo paese.
Le tappe sono state Tromsø, la cittadina più a nord della Norvegia, oltre il Circolo Polare Artico (ben al 70° parallelo), Trondheim, famosa cittadina universitaria, e Stavanger, la città del petrolio, a sud del paese.
Ecco nel dettaglio quello che abbiamo isto e fatto in ognuna di queste cittadine, visitate tutte in autonomia e senza le guide organizzate dalla Nave.
Tromsø
Tromsø, la città più a nord del mondo,veniva chiamata dai viaggiatori romantici dell’Ottocento la Parigi del Nord, sede dell’Università più settentrionale del mondo e città di antiche origini.
Oggi è abitata da circa 68.000 abitanti, ma poco più di due secoli fa poteva contare solo 80 abitanti, nonostante la sua fondazione abbia avuto origine in epoca medievale.
Tromsø nasce e si sviluppa grazie ad una chiesa: la città viene infatti menzionata per la prima volta nel 1252 come un piccolo centro religioso nel quale persone provenienti da zone vicine usavano riunirsi regolarmente. Nel XIII secolo a Tromsø aveva infatti sede l’unica chiesa di tutta la regione settentrionale norvegese. Solo dopo il lungo dominio da parte della città di Bergen, Tromsø riesce ad ottenere i diritti civici e solo da allora, alla fine del 1795, la città riesce ad espandersi. Il posto dell’antica chiesa è oggi occupato dall’attuale Cattedrale di Tromsø, di credo protestante, struttura in legno (l’unica cattedrale norvegese ad esserlo) in stile gotico.
Purtroppo noi non siamo stati molto fortunati per quanto riguarda le chiese, e non siamo riusciti a visitare né la cattedrale di Tromso, né la famosa Cattedrale Artica, visto che in entrambe le chiese erano in corso dei matrimoni e non era consentito l’ingresso ai turisti durante la cerimonia!
La Cattedrale Artica è una chiesa parrocchiale dall’aspetto piuttosto contemporaneo (riprende quasi la punta di un iceberg), costruita nel 1965 dall’architetto Jan Inge Hovig e nota (dicono, visto che non l’ho vista) per la sua bella vetrata colorata, una delle più grandi d’Europa.
Oltre a queste due chiese, non c’è molto da visitare, e la nostra tappa in questa città si è rivelata a mio parere abbastanza anonima, sarà anche per via del meteo che non è stato bellissimo. Ci sono dei musei volendo da visitare, ma non essendo io un’amante dei musei non li ho neanche presi in considerazione.
Devo però dire che l’uscita da Tromsø si è rivelata la più bella e mozzafiato di tutte, con fiordi frastagliati e paesaggi che mi hanno lasciato a bocca aperta… fino alle 8 di sera la nave ha attraversato isolotti e promontori bellissimi, resi magici dalla luce del sole che li illuminava.
Trondheim
Tromdheim è stata, tra le tre città visitate, quella che mi è piaciuta di più. Già all’orizzonte, prima di attraccare e ancora in mare, si intravede la cittadina, con le guglie della sua cattedrale che svettano tra gli edifici circostanti.
Fondata più di 1000 anni fa da Re Olav, ha un centro storico davvero suggestivo, a partire dalla maestosa Cattedrale di Nidaros, costruita nel 1070 e meta di pellegrinaggi durante il medioevo, e considerata la cattedrale più maestosa e bella di tutta Norvegia.
La cattedrale fu opera di molte ristrutturazioni, la più importante nel 1869, che le diedero uno stile gotico-romanico. Durante il medioevo e dal 1814 (quando la Norvegia ebbe la sua prima costituzione autonoma) in poi la cattedrale è stata la sede delle incoronazioni dei re di Norvegia. L’entrata nella cattedrale è a pagamento come anche la salita del campanile della chiesa: all’interno ci sono delle guide in inglese che spiegano la storia della chiesa con molta passione. La salita alla torre è stata molto faticosa, ben 172 gradini, e scale a chiocciola minuscole (essendoci un’unica scala a chiocciola stretta e ripida, si entra scaglionati in gruppo) , ma poi arrivati in cima siamo stati appagati da una vista dall’alto della città davvero stupenda.
Terminata la visita della chiesa ci siamo spostati verso i canali, sui quali si affacciano le famose case di legno colorate; inoltre è stato un pomeriggio davvero bello grazie anche al sole caldo che è uscito e che ci ha fatto stare in maglietta!
Terminati i nostri giri, prima di tornare in nave decidiamo di andare a visitare il mercato del pesce, che avevo letto essere una delle attrazioni della città: mi immaginavo un mercato gigantesco, tipo l’ortomercato di Milano, e vi immaginate la mia faccia quando invece ho scoperto che era una semplice pescheria con annesso ristorante?? Il bancone del pesce dell’Esselunga di San Donato Milanese è più grande!! Ahahah, quindi se per caso andrete in questa cittadina, e vorrete visitarlo, non aspettatevi chissachecosa!
La città comunque è carina, ed è anche piena di locali, ristoranti e pub, visto che quasi il 30% della popolazione sono studenti universitari!
Stavanger
L’ultima tappa del nostro viaggio è stata nella città di Stavanger, la città del petrolio.
Stavanger è oggi la quarta città della Norvegia: nata come piccolo borgo di pescatori del Mare del Nord, ha saputo ritagliarsi uno spazio di prima grandezza nell’economia della pesca e dell’industria alimentare norvegese, nella cantieristica navale, nello stoccaggio del petrolio e dei suoi derivati. Insomma, uno dei porti più importanti d’Europa.
La parte più caratteristica della città si trova tutta intorno al piccolo porticciolo dove siamo attraccati, la città vecchia, costruita nella tradizionale architettura locale con piccole casette di legno colorato e pittoresche stradine di pietra che sono il cuore dello shopping e del divertimento.
Una meta dei turisti che passano per Stavanger è di sicuro il Pulpit rock sul Lysefjord, uno spettacolo mozzafiato. Purtroppo noi non siamo riusciti a visitarlo per via delle poche ore a disposizione, ma chissà prima o poi ci torneremo!