Di ogni città dicono si debba visitare il Cimitero, e finalmente posso dire anche io di aver visitato il Cimitero Monumentale di Milano!
Dico finalmente, perché, in 33 anni che vivo a Milano,cioè da quando sono nata, non sono mai stata in questo vero e proprio Museo a cielo aperto (o meglio, mia mamma sostiene che quando ero piccola ci eravamo andati una volta, ma io non ricordo nulla….)
In passato, mi è spesso capitato di visitare i cimiteri più importanti delle città che stavo visitando: è successo a Parigi, dove ho visitato sia il famoso Cimitero del Père-Lachaise, dove sono sepolti tra i tanti Oscar Wilde e Jim Morrison, sia il cimitero di Montparnasse, con la tomba di Baudeleire, è successo a Praga con il cimitero ebraico ed è successo anche a Londra col cimitero di Highgate, dove è sepolto Karl Marx… insomma, di cimiteri ne ho visti!
Ma il Cimitero Monumentale di Milano, tra l’altro una delle 10 attrazioni più visitate dai turisti stranieri, non era mai stato contemplato….
Succede sempre così, che uno alla fine conosce più i luoghi delle città che visita piuttosto che i luoghi della propria città!
Meno male che il gruppo del Photowalk, un gruppo di appassionati fotografi che organizzano uscite fotografiche (con loro ero già stata a visitare la città fantasma di Consonno, il manicomio di Mombello e il villaggio operaio di Crespi d’Adda) ha organizzato quest’uscita al Cimitero Monumentale, e così finalmente ho potuto sopperire a questa mia grande lacuna!
Sono stata fortunatissima perché, pur visitando il Cimitero Monumentale in Gennaio, la giornata è stata stupenda, con un cielo azzurrissimo e sole, nonostante il freddo!
Noi abbiamo avuto l’opportunità di visitare il Cimitero Monumentale con Clara, una ragazza di Trani che fa la guida volontaria al Cimitero e che con grande passione ci ha portato in giro facendoci scoprire alcune delle tombe e mausolei più belli ed artistici di tutto il cimitero, spiegandoci anche sia a livello artistico che storico le varie edicole (cioè le varie cappelle delle famiglie altolocate di Milano) e le statue ed opere d’arte che le componevano.
Il Cimitero è immenso (sebbene con mio grande stupore non sia il più grande di Milano), e con la visita guidata, che dura circa 1.30h, si vede solo una minima parte di esso, ma si riesce comunque già a capirne un po’ la storia e l’arte.
Nato ad inizio Ottocento, quando il Comune di Milano bandì un concorso per il progetto di un nuovo cimitero che raggruppasse in un unico luogo le sepolture distribuite nei sei cimiteri periferici, il Cimitero venne ufficialmente inaugurato nel 1866 e divenne ben presto un cimitero d’élite, in quanto la sepoltura al suo interno era garantita a personaggi illustri che avessero dato lustro alla città meneghina. L’architetto Carlo Maciachini, che progettò il cimitero, lo pensò come un luogo di passeggio e non un luogo meramente funerario,e proprio per questo il Cimitero è circondato non da cinta murarie ma da cancellate.
Il cimitero è composto da 3 aree ben distinte: la centrale e più vasta è dedicata ai defunti cattolici, quella a sinistra agli acattolici, quella a destra agli israeliti.
Appena varcato il cancello di ingresso ci si trova davanti al Famedio, il tempio della fama, al cui interno sono sepolti alcuni dei cittadini milanesi più importanti come Alessandro Manzoni (la cui tomba è posta al centro della sala) e Carlo Cattaneo. Sono rimasta poi a bocca a perta nel vedere la cupola ottagonale del famedio: di un blu cosi forte ed acceso, in contrasto col marmo bianco delle pareti, da essere quasi fuori luogo per un cimitero!
Nelle pareti del Famedio sono stati inseriti, e vengono inseriti tuttora su decisione di un consiglio che annualmente si ritrova, i nomi di persone che hanno contribuito alla storia di Milano o che hanno dei meriti artistico/scientifici, sebbene non siano poi stati sepolti qui, come Ugo Foscolo, Cavour, Montale, Strehler, Fontana, Boccioni, De Chirico e molti altri…
Sotto il Famedio vi è una cripta in cui sono sepolti altri personaggi illustri della Milano più recente, da Franca Rame a Jannacci, da Alda Merini a Cannavò, a Giorgio Gaber e Giuseppe Meazza solo per citarne alcuni.
Continuando a camminare nella cripta, si incontrano corridoi con tombe su tutti i lati, e questa forse è l’unica parte del Cimitero che ricorda ed è simile ad un cimitero normale, con tani loculi in corridoi coperti.
So che è macabro pensarlo e scriverlo, ma è bello passeggiare qui, leggendo i nomi di personaggi illustri e famosi che hanno fatto la storia di questa città…
Continuando su questi corridoi, fino al lato destro, si ha poi l’accesso al cimitero israelita, molto piccolo di dimesioni e ormai saturo. al centro di questa area si erge una sinagoga usata talvolta dagli ebrei in caso di ricorrenze.
da questa parte del cimitero è possibile scorgere anche lo skyline dei grattacieli di Porta Garibaldi, che stride un po’ con le tombe e le statue che si hanno intorno…
Girando per l’area istraelita vi capiterà anche di vedere sopra le tombe dei sassolini… è usanza ebraica, quando si va a trovare il defunto, lasciare un sassolino sopra la tomba del proprio caro.
La visita è continuata poi all’esterno al di là del famedio: ci siamo ritrovati così a passeggiare in un vero e proprio museo a cielo aperto, dove le cappelle funerarie in tutta la loro maestosità racchiudono opere d’arte e sculture importantissime di Fontana, Pomodoro e molti altri.
Nella nostra visita guidata ci siamo soffermati poi su alcuni monumenti sepolcrali di note famiglie della grande borghesia industriale milanese, tra i quali segnalo:
Civico Mausoleo Palanti
Progettato e realizzato dall’architetto Mauro Palanti, ha una storia abbastanza travagliata: prima mausoleo della famiglia, poi rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale e infine, a causa del costo troppo elevato per il suo mantenimento, il passaggio di proprietà al Comune di Milano, che lo trasformò in Civico Mausoleo, in cui riposano emeriti cittadini milanesi, come ad esempio Giovanni Danzi (compositore di “o mia bella Madunnina”).
Dovete sapere che il mantenimento delle edicole e dei mausolei è estremamente oneroso, e talvolta le famiglie con passare del tempo non sono in grado di far fronte ai vari costi di mantenimento o restauro (che sono tutti a carico ovviamente della famiglia). In caso di impossibilità a mantenerla, o nel caso in cui il Comune non riesce a rintracciare i discendenti entro la quarta generazione ne diventa proprietario e può rimettere in vendita l’edicola o tenerla come in questo caso, trasformandola in Civico Mausoleo.
Edicola della famiglia Campari:
La famiglia Campari ha fatto realizzare dallo scultore Giannino Castiglioni nel 1935 questa versione di Ultima Cena interamente in bronzo, dove le figure sono addirittura più grandi rispetto alle figure umane. Da notale il calice di grandezza sproporzionata rispetto al resto, proprio ad indicare l’attività industriale della famiglia…
…. a me ha fatto venire in mente uno spritz gigante e non a caso i milanesi chiamano questa opera “l’ultimo aperitivo“…!!!!
Edicola della Famiglia Bernocchi:
La famiglia Bernocchi, famosa per aver donato nel 1930 al Comune di Milano cinque milioni di lire per la costruzione della Triennale, diede il compito a Castiglioni (lo stesso dell’edicola Campari) di erigere la pripria edicola, sovrastata da un cono interamente in marmo in cui con 110 statue viene raffiguarata la Via Crucis. Le statue sono scolpite a tutto tondo quindi, affacciandosi all’interno, se ne vede anche la parte posteriore.
Edicola famiglia Toscanini:
In questa edicola, voluta dal grande compositore Toscanini per far riposar il proprio figlioletto morto a soli 5 anni, Bistolfi ha rappresentato in chiave allegorica la vita del figlio del musicista, senza mai rappresentarlo. E’ stato utilizzato unicamente il marmo di Carrara.
Tomba di Isabella Casati
Molto toccante questa statua di Enrico Butti, maestro all’Accademia di Brera, in cui viene ritratta la bellissima Isabella Casati morta di parto a soli 24 anni.
Il pannello alle sue spalle rappresenta un sogno che la rapisce e in cui l’autore raffigura schiere di angeli in rilievo.
Quindi se passate per Milano e avete già visto le attrazioni principali della città, vi consiglio di visitare questo Cimitero, che è un vero e proprio museo a cielo aperto!
Capisco che l’idea di passare una giornata in un Cimitero possa non essere un granché, ma vi assicuro che una volta varcato l’ingresso, vi sembrerà davvero di essere all’interno di un enorme museo a cielo aperto, un vero e proprio “Monumento” della milanesità!
INFORMAZIONI UTILI per VISITARE IL MUSEO
Il cimitero è aperto dal martedì alla domenica dalle 8.00 alle 18.00 e l’ingresso è libero, fermata “Monumentale” della M5 Lilla.
Appena varcati i cancelli, sulla sinistra cercate l’Info Point, dove potete prendere gratuitamente una mappa del Cimitero con segnalate anche le tombe più celebri (fondamentale se non volete girare a vuoto per il cimitero che è davvero immenso).
E’ possibile visitare il Cimitero con la visita guidata e gratuitamente: per conoscere il calendario delle visite guidate gratuite e per prenotarsi, bisogna inviare una mail a dsc.visiteguidatemonumentale@comune.milano.it.
Per visitare il sito web del Cimitero Monumentale clicca qui
Giovanni Poli says:
io vorrei venire a milano per vedere cimitero monumentale con le tombe dei grandi artisti , a me interessano quelli , domenica 17 novembre e’ possibile ? che orari ? sono io solo giro pure da solo senza guida , grazie cari saluti
Eleonora | Viaggiatori Nel Tempo says:
Buongiorno Giovanni,
il Cimitero monumentale è aperto sempre e ad accesso libero e gratuito, appena varcati i cancelli, sulla sinistra c’è un infopoint dove può farsi dare una mappa del cimitero.
Se vuole partecipare alle visite guidate gratuite, dovrebbe scrivere una mail a dsc.visiteguidatemonumentale@comune.milano.it
buona visita!
Cristina says:
Molto belle le foto, corredate anche da commenti corretti. Per le visite, consiglio però di richiedere sempre guide regolarmente abilitate e non solo “volontarie”. Se hanno superato un esame forse qualche informazione più qualificata ce l’hanno….
Eleonora | Viaggiatori Nel Tempo says:
Buongiorno Cristina,
non volevo di sicuro sminuire il lavoro delle guide regolamentate, assolutamente. Riportavo unicamente l’esperienza positiva che ho avuto con i volontari del cimitero monumentale:-)
mauro says:
Guida molto utile, e ammetto che anche io pur abitando a Milano ormai da un po’ di anni, non ho mai visitato il Cimitero Monumentale.
Cercherò di rimediare appena possibile!
belle le foto, complimenti!
ciao, mauro
Eleonora | Viaggiatori Nel Tempo says:
ciao Mauro, grazie mille. il cimitero merita sicuramente una visita!