Visitare la Sicilia fuori stagione è sempre stato un desiderio mio e di Fulvio, e quando è capitata l’occasione di poterci andare ad ottobre, non ce la siamo fatta scappare.
E così abbiamo pianificato il nostro viaggio alla scoperta di una piccola parte della Sicilia, quella occidentale, tenendo conto che questo sarebbe stato il nostro primo viaggio on the road con il nostro piccolo Leonardo, di soli 12 mesi: per questo motivo abbiamo dovuto ridurre le tappe da fare ed i km da percorrere, per non spostarci troppo e troppo a lungo, per permettere anche al nostro Leonardino di godere della vacanza senza stancarsi eccessivamente.
Ecco perché le tappe della nostra settimana in Sicilia Occidentale sono state poche e ben calibrate e vicine tra loro, e col senno di poi posso assicurare che la scelta è stata corretta.
La prima questione da risolvere pianificando il viaggio è stata quella del seggiolino auto da affittare: simulando le varie quotazioni agli autonoleggi abbiamo appurato come il noleggio del seggiolino costasse praticamente quanto se non di più dell’auto stessa! Fortunatamente abbiamo scoperto il sito Kids In Sicily, un sito di noleggio di attrezzatura per neonati in Sicilia, che affitta qualsiasi cosa possa servire per un viaggio con neonati e a prezzi super vantaggiosi, tra l’altro consegnando anche il tutto in aeroporto al tuo arrivo! Così abbiamo noleggiato un seggiolino auto sul loro sito, che ci è stato consegnato e montato sull’auto appunto appena arrivati all’aeroporto di Palermo. Consiglio questo sito davvero a tutti!
Ritornando al giro che abbiamo fatto, abbiamo deciso di mediare tra giorni di mare (che poi sono stati ridotti all’osso purtroppo per via del meteo poco clemente) e giorni culturali nelle città.
Spostandoci quindi solo in 3 posti differenti, abbiamo visitato le seguenti zone:
- Castellammare del Golfo – visita alla riserva dello Zingaro, Tonnara di Scopello e Trapani
- Marsala – visita a Mazara del Vallo, Marsala ed Erice
- Palermo
Castellammare del Golfo
Questa prima tappa del nostro viaggio è stata decisa quasi all’ultimo, poiché volevamo essere sicuri di trovare bel tempo nei giorni da dedicare al mare: inizialmente eravamo più propensi per andare a San Vito lo Capo, ma poi abbiamo scelto Castellammare del Golfo perché più vicina e a metà strada con Marsala che sarebbe stata la tappa successiva, e con più cose da vedere nei dintorni in caso di maltempo (e purtroppo così è stato).
Il primo giorno, arrivati nel primo pomeriggio nella cittadina, abbiamo deciso di approfittare del sole per andare subito al mare, e così siamo andati a Cala Mazzo di Sciacca, una paradisiaca spiaggia di sassolini e acqua verde smeraldo a ridosso della Riserva dello Zingaro che è davvero un paradiso (ma che ho paura sia un inferno e un carnaio in estate!).
Dopo esserci goduti un po’ la spiaggia, siamo andati poi a visitare la Tonnara di Scopello (ingresso a 5€) ed i bellissimi faraglioni che le sono davanti: il luogo è molto affascinante ed è anche possibile dormire all’interno della tonnara (ma a prezzi davvero alti, li avevo contattati ma ogni appartamento veniva 300€ a notte!). Peccato che quando siamo stati noi erano già finiti i tour della tonnara, mi sarebbe piaciuto scoprire il luogo meglio!
Il giorno dopo, complice il cielo coperto con qualche goccia di pioggia ogni tanto, abbiamo abbandonato l’idea di tornare in spiaggia e siamo stati a visitare Trapani.
La città a dire la verità non mi ha entusiasmata molto, l’ho trovata molto abbandonata a sé stessa, ad eccezione della zona pedonale nella zona della Cattedrale (che però era chiusa, peccato).
Quindi dopo esserci fatti una breve passeggiata per il centro (con annesso anche pano cunzato) siamo tornati alla macchina e siamo ritornati a Castellammare.
Tornando avevamo in programma anche di fermarci a Segesta, sia per visitare il tempio greco, sia per andare alle terme naturali ad accesso libero (che si trovano di fianco alle terme a pagamento). Purtroppo abbiamo avuto un cambiamento di piano dettato dal piccolo di famiglia J
Tips su mangiare e dormire
A Castellammare abbiamo alloggiato al B&B Nencioli, in posizione centrale, nuovo e con camera davvero spaziosa e bella, spendendo poco (65 e a notte a camera con colazione inclusa).
Per mangiare, consigliamo assolutamente il Ristorante La Tonnara sul lungomare del porticciolo di Castellammare: di fascia di prezzo leggermente alta, abbiamo cenato così bene la prima sera che siamo tornati anche la sera successiva. Credo di aver mangiato qui il filetto di tonno più divino e buono del mondo (ma anche la cassata non scherzava….).
Per pranzo invece abbiamo mangiato gli arancini buonissimi in una rosticceria in Piazza della madonna del Perdono (poi ci siamo tornati anche per i cannoli e la granita, tutto buonissimo!). Siamo andati in questa rosticceria sotto consiglio della proprietaria del B&B, e devo dire che se non ce lo avesse consigliato lei, difficilmente ci saremmo entrati, perché non avevano nulla esposto: poi ho capito il motivo: fanno tutto sul momento! Si ordina l’arancino che si vuole, col ripieno che si vuole, e te lo fanno all’istante…. ecco perché non c’è nulla di esposto 🙂
Marsala
La seconda tappa del nostro viaggio è stata Marsala ed i suoi dintorni, dove siamo stati 2 notti.
Prima di arrivare lì, abbiamo visitato molto velocemente Mazara del Vallo, con la sua cattedrale (che come il Duomo di Palermo, ho trovato molto più bella fuori che dentro) e le sue viettine nel quartiere della casbah, un quartiere arabo pieno di vicoli e bellissime maioliche colorate sulle pareti.
Prima di andare via, abbiamo approfittato del consiglio di alcuni pensionati fermati per strada e ci siamo fermati a mangiare street food alla Pasticceria Mangogna, davvero da consigliare a tutti sia per gli arancini che per le ravazzate, una sorta di pan brioche con dentro vari ragu differenti, buonissime!
I due giorni a Marsala non ci hanno permesso di fare moltissimo a causa del tempo che non è stato molto clemente. Nelle poche ore di non pioggia che abbiamo avuto, siamo stati a visitare le saline, e ci siamo concessi un giro in barca per la laguna delle saline (10€ il biglietto): peccato che non ce la siamo goduta molto perché incombevano dei nuvoloni neri all’orizzonte e eravamo continuamente in ansia per il probabile acquazzone che ci avrebbe potuto colpire (visto che la barca era totalmente scoperta).
Alle saline sarebbe stato bello tornare la sera per il tramonto, ma purtroppo nel pomeriggio, mentre giravamo per la città di Marsala, è scoppiato l’ennesimo temporale e quindi siamo tornati mogi mogi a Villa Marrone, dove alloggiavamo in questi 2 giorni. Villa Marrone è un complesso di ville davvero splendido, che purtroppo non abbiamo potuto godere al meglio per via della pioggia (ha un giardino e una piscina esterna davvero stupendi, ma in quei giorni non utilizzabili).
Anche in questa breve tappa non ci siamo fatti mancare arancini e cannoli, vi segnalo Dolce Tentazione, un locale che vende esclusivamente cannoli (divini), e il panificio Ragona per gli arancini.
L’ultimo giorno, prima di partire alla volta di Palermo, ci siamo fermati ad Erice, un paesino fenicio arroccato a 700 m slm davanti a Trapani: per salire al paesino abbiamo preso la cabinovia, che in 10 minuti ci ha fatto passare dal cielo azzurro di Trapani a un clima surreale di nebbiolina, umidità e pioggerellina!
Erice è davvero un paesino tenuto bene, ma l’ho trovato un po’ troppo turistico: gruppi di turisti ovunque, negozi di souvenir e bar spennaturisti. Nelle giornate di sole però deve essere davvero bello girare per queste viettine!
Palermo
L’ultima parte del viaggio l’abbiamo dedicata alla città di Palermo, che da sola meriterebbe una settimana intera per essere visitata.
Ci ero stata in IV Ginnasio durante la gita in Sicilia (meglio che io non faccia il conto degli anni passati :-)), e qualcosa mi ricordavo; purtroppo abbiamo girato non moltissimo, c’erano molti luoghi che volevamo visitare (incluso Monreale) che abbiamo dovuto tralasciare perché in questi ultimi giorni Leonardo stava diventando un po’ più insofferente e bisognava cercare di stare più ai suoi ritmi ed orari.
Siamo però riusciti a fare un bel giro in centro, visitando la cattedrale, che è immensamente splendida e imponente all’esterno, ma piuttosto anonima e poco ricca all’interno, la bellissima chiesa di San Giovanni degli eremiti ed i suoi chiostri (patrimonio UNESCO, e ad ingresso gratuito la prima domenica del mese), oltre che perderci per il mercato del Capo e di Ballarò.
Ci siamo anche spinti fino alla Cala, davvero bello passeggiare li al tramonto, e visitato il giardino Garibaldi, dove ci sono alberi ultracentenari stupendi.
L’ultimo giorno ci siamo concessi anche qualche ora nella bellissima spiaggia di Mondello, prima di tornare in aeroporto e tornare a Milano.
Tips su dormire e mangiare:
A Palermo abbiamo alloggiato a Bed& Book, un graziosissimo B&B a tema libri proprio alle spalle della Cattedrale. Oltre ad avere un prezzo davvero ottimo ed essere in pieno centro, aveva anche il posto auto e vi assicuro che non era assolutamente scontato!
Per il cibo, ci siamo dati allo street food senza ritegno (scriverò un post ad hoc), mentre per le 2 cene abbiamo notato che era più difficile del previsto cenare nelle trattorie che volevamo provare: una marea di gente fuori in attesa (moltissimi turisti, lo devo ammettere), e così la prima sera abbiamo dovuto virare su Osteria Ballarò, che di osteria aveva solo il nome (di sicuro non i prezzi :-)), e che non mi sento di consigliare. La seconda sera invece abbiamo cercato di ovviare al problema delle code per cenare arrivando da Bisso Bistrot (a 4 canti) alle 7 di sera: ci siamo seduti praticamente subito, peccato però che la cucina aprisse alle 19.30!! Anche qui, difficile da capire come sia possibile far aprire la cucina cosi tardi tenendo conto del flusso di clienti e turisti! Comunque da consigliare, tenuto conto anche dei prezzi davvero bassi!
Chiudo il post con delle piccole considerazioni/pillole su quello che ho scoperto in questa terra magnifica:
– il cannolo siciliano è nettamente, estremamente, infinitamente più buono in Sicilia (… e direte voi, grazie graziella e….)
– per pranzo mangiavamo a dismisura arancini, ravazzate, granite, cannoli e alla fine pagavamo neanche 10 euro, in 2!!! ma come è possibile?!?!?!
– non ho ancora capito se si chiamano arancini o arancine; ho provato pero a mangiarne un sacco in un sacco di posti diversi per decretare il più buono di tutti: l’ho assaggiati al ragù con piselli, senza piselli, con mozzarella, senza mozzarella, con riso allo zafferano e senza zafferano. Ovunque buonissimi, gigantissimi, economicissimi. Ma il migliore secondo me è quello mangiato alla “Piazzetta” a Castellammare del Golfo (forse anche perché è stato il primo della vacanza, e come sempre le prime volte non si scordano mai!) .
– le rosticcerie che sembrano le più tristi senza nulla esposto sul bancone sono le migliori, perchè sono quelle che ti fanno tutto sul momento!
– a Palermo ci sono le zanzare: ebbene si, un sacco! chi l’avrebbe mai detto??
– sempre a Palermo ho scoperto l’esistenza degli scooter con i pedali: sono scooter a tutti gli effetti ma elettrici e quindi senza targa (e senza quindi assicurazione, bollo etc etc….)
– per strada non esiste segnaletica stradale a terra: quindi nel dubbio, dare sempre la precedenza a tutti, se non si vuole rischiare incidenti visto che guidano un po’ con la legge del “passo io”
– inutile fare i mattinieri o avere orari nordici: la città si sveglia tardi! pure le chiese e le pasticcerie hanno i ritmi siculi, tutto chiuso prima delle 9.30 di mattino!!
– la prima sera quando siamo tornati al BB dopo cena che non erano neanche le 21, la proprietaria ha strabuzzato gli occhi, pensando fossimo galline aliene che mangiavamo cosi presto
– anche in sicilia può fare tempo brutto, pioggia e freddo (mentre nella “grigia milano” risplendeva un sole pazzesco)…. ma non ci arrendiamo, ritorneremo sempre in questi periodi di fuori stagione!
Questa è stata la nostra settimana in Sicilia: siamo stati un po’ sfortunati con il meteo, difficilmente visitandola si prendono cosi tanti giorni di pioggia come noi. Il maltempo però ci ha permesso di frenare un po’ sui ritmi e quindi ci ha fatto avere una vacanza più a misura di bambino, con i ritmi più calmi che servivano comunque a Leonardo per non rompere la sua routine.
Diciamo che è stato un piccolo assaggio di Sicilia, che ha riacceso in me la voglia di visitarla e tornarci, di parlare con la gente del posto e mangiare i suoi piatti buonissimi.
E’ stato un primo viaggio itinerante anche per Leonardo, il primo spero di tantissimi.
Ciao Sicilia, spero di tornare presto da te (magari con qualche raggio di sole in più, che ne dici?)